La polemica, stavolta, è stata servita su un piatto d’argento. Tutta colpa di un ritratto di Caravaggio che non è Caravaggio o, meglio, dell’invio sbagliato di un quadro da parte di un artista che aveva voluto regalare la propria opera alla città di Messina. Da qui un vero e proprio polverone. Ma vediamo, prima, l’antefatto, poi la replica del prof. Enzo Caruso, assessore alla Cultura. La notizia risale a lunedì. In un comunicato stampa, si annuncia che, «con l’intento che venga esposta nella sede dell’assessorato alla Cultura, a Palazzo Weigert, l’artista Alessandro Follo di Avellino ha donato la sua opera raffigurante il ritratto di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Il quadro, esposto alla mostra “Caravaggio. I ritratti dell’anima”, allestita durante il convegno tenutosi recentemente a Palazzo Zanca, è stato consegnato all’assessore alla Cultura Enzo Caruso da Alex Caminiti, esperto del sindaco per l’Arte contemporanea a nome dell’artista». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina