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Messina, evento al MuMe per le nozze d'argento del Museo dei Peloritani

Al Museo regionale verrà presentata in ologramma la stessa statuetta, che costituisce la traccia profonda della continuità d'uso degli aerofoni pastorali fino ai nostri giorni.

Il Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani festeggia i suoi primi venticinque anni al Museo Regionale di Messina, giovedì 23 dicembre alle 17.30 con tanti originali “regali da nozze d'argento” offerti alla città, da sempre attenta e partecipe, a questa singolare  esperienza museografica di valorizzazione del patrimonio  di beni demoetnoantropologici del nostro territorio.

Una bella occasione davvero quella offerta  dal Museo dei Peloritani del Casale di Gesso, per raccontare in un catalogo dal carattere narrativo un lungo viaggio di riscoperta, conservazione e valorizzazione delle radici culturali più profonde che ci riportano alle fino alle arcaiche origini  siciliane fino al Neolitico.

A condividere l'evento del prestigioso anniversario,un esempio di resilienza non comune dalle nostre parti, il Museo Regionale di Messina,nella persona del suo direttore Orazio Micali e del suo staff dirigenziale, che oltre  ad ospitare la presentazione del corposo  e ricco catalogo, la cui pubblicazione è stata resa possibile dalla spiccata sensibilità del Gruppo Caronte&Tourist per la vita culturale messinese, ha condiviso l’originale idea di replicare una statuina fittile del IV secolo a.C. esposta nella sezione archeologica, raffigurante una suonatrice di aulos, riplasmata in tiratura limitata dal giovane e talentuoso scultore messinese Emanuele Castrianni.

In più,  a cura della Master Audiovisivi di Natale Crisarà  Brunaccini, verrà presentata in ologramma la stessa statuetta, che costituisce la traccia profonda della continuità d'uso degli aerofoni pastorali fino ai nostri giorni.

A conversare sulla realtà etnografica dei Peloritani, il direttore del Museo Regionale, Orazio Micali Mario Bolognari, già ordinario di antropologia culturale all’università di Messina, Sergio Todesco, demoetnoantropologo, Tiziano Minuti responsabile della comunicazione del Gruppo  Caronte&Tourist,oltre che Mario Sarica fondatore e curatore scientifico del Museo dei Peloritani.

Sulla originale rigenerazione  della singolare statuina di suonatrice di aulos, parlerà l’archeologa del museo regionale Francesca Valbruzzi e lo stesso artefice della riproduzione dell'antico reperto fittile messinese, Emanuele Castrianni.

Ci sarà,  infine, anche un omaggio in musica alle Natività  del Museo, con una sonata pastorale, la classica novena, di un massimo interprete della zampogna “a paro” peloritana,  Salvatore Vinci di San Filippo  Superiore.

 

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