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Messina, il Gabinetto di Lettura va all’Università

L’ateneo come aveva anticipato il rettore Cuzzocrea si è accollato i debiti accumulati, circa 450mila euro. A breve sarà siglato l’atto

I cinquantamila preziosi volumi del Gabinetto di Lettura non spariranno da Messina. Il pericolo è scongiurato. La battaglia è vinta. Ed è l’Università il “salvatore” della nostra patria bibliofila, per una vicenda di debiti e cavilli legali che poteva depauperare di molto la nostra città, di un grande pezzo di memoria collettiva da conservare e poter studiare. Tutto il corpus librario, gli arredi antichi, i quadri, insomma tutto il Gabinetto di Lettura si trasferirà nell’ex palazzo della Banca d’Italia, che di recente è stato acquistato dall’ateneo, questo perché il rettore Salvatore Cuzzocrea ha dato l’ok al pagamento di tutti i debiti accumulati dal sodalizio per il contenzioso legale con i proprietari della struttura di via Sacchi dove attualmente è allocato. Finalmente sembrano essersi quindi realizzate tutte le condizioni perché la cittadinanza e gli studiosi di tutto il mondo possano accedere al patrimonio del Gabinetto di Lettura, che conta oltre 50.000 volumi tra cui alcuni preziosissimi manoscritti del ’500. «Abbiamo una nuova casa», è il commento a caldo del presidente del Gabinetto di Lettura Nicolino Passalacqua e dell’avvocato Ernesto Fiorillo, che da sempre ha assistito ed assisterà l’associazione nel passaggio delle consegne all’Università di Messina. «L’ultimo anno è stato molto difficile - aggiunge l’avvocato Fiorillo -, e mi sono trovato, da un verso a combattere con i creditori del Gabinetto e per altro verso a trattare con bibliofili nazionali ed internazionali (venuti anche dalla California) che hanno messo sul tavolo milioni di euro pur di avere la proprietà dei nostri libri e portarli in qualche prestigioso museo oltre oceano o in qualche biblioteca privata».

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