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Stasera al Museo il film "Fuori era primavera" di Salvatores: protagonista una famiglia messinese

E' uno dei film che ha commosso l'Italia. "Fuori era primavera" di Gabriele Salvatores, che racconta la pandemia Covid e la prima grande fase di lockdown. Stasera 2 Agosto, alle 21.30 il film verrà proiettato al Museo di Messina all'aperto. Ma c'è un'occasione in più per vederlo: la presenza di una famiglia messinese, una delle storie più belle ed emozionanti del film. La famiglia ha i volti di Bruno e Monika Luciano, e dei loro figli: Beatrice e il piccolissimo Elia. Li vediamo a casa loro, in riva allo Stretto, a guardare in tv quello storico momento in cui venne annunciata quella cosa stranissima, il “lockdown”, e poi li seguiamo, lui al lavoro alla Gazzetta del Sud, dove è tecnico informatico, lei alle prese con l’ultima parte della gravidanza. E la sua pancia, sulla quale a un certo punto per gioco scrivono una “autocertificazione” per Elia che deve nascere.
Questa famiglia è un fil rouge di speranza nel cuore del film, prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, intimo racconto degli italiani in lockdown: dalle meravigliose piazze italiane vuote, agli eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali, ai balconi in festa, alle riprese domestiche. Una testimonianza collettiva filtrata attraverso la regia e la visione di un grande artista che, con un vero e proprio film documentario, restituisce alla nostra futura memoria una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi.
«Ho partecipato – ci racconta Bruno – perché nel 2013 ero rimasto colpito da “Italy in a Day”, primo film collettivo di Salvatores, su una giornata tipo italiana documentata da video raccolti in tutto il Paese. Allora non ci ero riuscito, e mi era rimasto questo desiderio. Quando a inizio lockdown ho visto lo spot di “appello” ho risposto. Anche se allora speravamo di rivedere tutto in una condizione di normalità, cosa che poi non è accaduta. Questa volta, ho detto a Monika, ci dobbiamo essere anche noi. Dopo il terzo video che ho mandato sono stato contattato dallo staff. Erano stati colpiti piacevolmente dalla nostra famiglia e volevano provare questo percorso assieme. Un percorso che è durato più di 3 mesi».
Nessuna regola, solo spontaneità: «Hai carta bianca, fai quello che ti senti di fare», mi hanno detto. Io documentavo le nostre giornate». Ma le cose più semplici diventano le più forti e poetiche, nell’Italia angosciata dal lockdown. «L'abbiamo vissuta in modo strano – ricorda Bruno – . Ovviamente eravamo soli, i genitori di Monika sono in Slovacchia. E paradossalmente, per me è stato un modo per passare molto più tempo con la mia famiglia, con mia figlia. Io ho conosciuto aspetti della mia famiglia che non conoscevo. Un giorno dirò a mio figlio che non mi andava di fargli foto scontate, ma una cosa più particolare: di farlo comparire nel film di Salvatores...».
«Spero che chi vedrà il film – ha detto Salvatores – possa sentire quel senso di solidarietà e vicinanza che ci ha accompagnati nel primo lockdown, di cui forse abbiamo ancora più bisogno in questi giorni e settimane di feste così diverse da quelle a cui siamo abituati. Con la speranza che la prossima primavera possa essere un momento più sereno per tutti».

 

 

 

 

Domani Lunedì 2 Agosto ore 21.30 al Museo di Messina all'aperto sarà proiettato il film che ci vede tra i protagonisti . A chi non l'ha visto o farà piacere rivederlo domani sarà l'occasione giusta per farlo a domani !!!

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