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Messina, addio al grande pittore Antonio Freiles

Un artista raffinato, fertile, originale, spiazzante, innovativo e cosmopolita

Antonio Freiles con Gillo Dorfles

Il grande pittore messinese Antonio Freiles è scomparso ieri all’età di 78 anni. È stato un artista raffinato, fertile, originale, spiazzante, innovativo, cosmopolita. Ha frequentato vaste latitudini dell’arte contemporanea; la sua curiosità e il suo orizzonte aperto lo hanno fatto dialogare con artisti e critici internazionali soprattutto inglesi ed esporre in mostre personali e collettive in tutto il mondo. Oggi le sue opere sono presenti in collezioni permanenti, Gallerie pubbliche e private e in musei di arte contemporanea soprattutto di matrice anglosassone.

Sulla sua ricerca incessante di sperimentazione stilistica e dimensione costruttiva della materia, sul processo di creazione quasi alchemico, hanno scritto di lui autorevoli critici e amici, che lui volle raccogliere e citare nell’ultima pubblicazione “Freiles” con prefazione di Giampiero Mughini dedicata agli incontri più significativi come Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri, Scheiwiller, Gillo Dolfles, Guido Ballo, Tommaso Trini, Giulio D’Anna e centinaia di autorevoli personalità ed esponenti della cultura figurativa internazionale del’ 900. Scrisse bene di lui Willy Montini: “Conosco Antonio Freiles da molti anni. È un uomo di poche parole, incisive e un pittore di pochi segni anch’essi ben definiti”.

Per lui la pittura era un atto ineluttabile, l’equivalenza della parola e del pensiero, del suo stesso sentirsi uomo oltre che artista. Era pittore, docente, intellettuale e collezionista di libri d’artista. Libri che ha raccolto con rigore scientifico e cura certosina, diventando in questo ambito non solo un interprete e autore ma anche esperto; ricordiamo la rassegna del libro d’artista che organizzò a Palazzo Zanca con il critico d’arte Vanni Scheiwiller o esposizioni nazionali ed internazionali a cui ha aderito fino alla mostra del libro d’artista al Moma di NewYork.

Una delle ultimissime partecipazioni fu quella alla mostra e catalogo “Novecento. Da Pirandello a Guccione. Artisti di Sicilia” a cura di Vittorio Sgarbi, a cui partecipò con l’opera “Situazione 1984”, olio su carta. Antonio Freiles nacque a Messina nel 1943. Attivo anche come operatore culturale, quale stimolatore di contatti e scambi internazionali, sin dagli anni ’60 ha avviato intese con artisti di caratura internazionale (Burri, Pistoletto, Tilson, Tuttle, Kosuth, Oldenburgh, Ono, Ruscha, Bodman). Negli anni ’70 ha fondato le riviste “Carte d’Arte Internazionale” e “Carte #”(rivista monografica). È stato invitato ad aderire al World Print Council di San Francisco. Ha curato le rassegne di “Grafica Internazionale” per il Museo Regionale di Messina in collaborazione con Julian Andrews, Pat Gilmour, Malcolm Hardy (British Council, Londra), Jean Clair (Centre Georges Pompidou), Daniel Berger (Mezanine Gallery, Metropolitan Museum of Art, New York), Jeremy Lewison, Sarah Fox-Pitt e Elizabeth Underhill (Tate Gallery, Print Collection), con la Fondazione Maeght di Parigi, con Duck Jun Kwak (I.A.C.K – International Art Center of Kyoto) e con Zoran Kržišnik (Moderna Galerija Ljubljana).

Ha curato inoltre varie mostre di libri d’artista tra le quali al Museo Regionale di Messina “Twentysix Gasoline Stations e altri libri d’artista. La Collezione Freiles”. Ha fatto inoltre parte come responsabile regionale dell’Art club internazionale ’95 – Associazione artistica internazionale indipendente, sotto la presidenza di Piero Dorazio. Ha esposto in personali a Londra, Parigi Spagna, Bristol, Bologna, Milano, Roma, Padova, Rovereto, Torino, Genova, Pesaro, Alessandria, Ferrara, Trento, Como, Vicenza, Bari, Catania, Palermo, Messina, Taormina

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