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La serie "Anna" in una Messina distopica e deserta

La protagonista è una dodicenne che cerca il fratellino in un mondo svuotato da una pandemia
Archiviato il successo de “Il miracolo”, lo scrittore romano Niccolò Ammaniti torna protagonista con una nuova serie Sky Original, tratta dal suo romanzo “Anna” (edito da Einaudi Stile Libero), il distopico racconto di un mondo distrutto, vissuto attraverso gli occhi di una ragazzina di 12 anni che vive in Sicilia e deve fare i conti con un virus letale che si diffonde sull’isola, sterminando tutta la popolazione adulta.

Proprio ieri sono state rilasciate le prime immagini di Anna (in uscita nei primi mesi del 2021) e per raccontare questo mondo tutto da rifondare la regia di Niccolò Ammaniti evoca atmosfere alla Mad Max, in un mondo surreale. E ancora una volta, come accaduto per “Io non ho paura” e “Io e te” – trasposti con successo sul grande schermo – i ragazzi sono le voci narranti in un mondo in cui gli adulti sono esclusi, incomprensibili, fuori dai giochi.

Al centro del cast l’esordiente Giulia Dragotto (13 anni, scelta fra oltre duemila candidate) è la ragazzina protagonista, che parte alla ricerca del fratellino rapito, Astor – interpretato da Alessandro Pecorella (9 anni, anche lui alla sua prima apparizione in tv). Ammaniti guida la regia e in questo futuro post-apocalittico, tanto nel romanzo quanto nella serie tv, la città di Messina è stata un set d’eccellenza per quattro giorni ad inizio gennaio di quest’anno, con i giovani protagonisti che devono attraversare lo Stretto per scoprire se qualcuno degli adulti sia scampato all'epidemia. E così, Ammaniti e il palermitano Daniele Ciprí (che dirige la fotografia) hanno ricostruito campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti.

Una delle location più importanti del Messinese è stato l’ex Lido Aragosta, nella zona di Mortelle, una struttura da tempo abbandonata che ben si è prestata alle atmosfere spettrali e ancora, nella zona di Santa Teresa, nel dismesso autogrill “Barracca Ovest” sull’A18 Messina-Catania, raccontando il degrado di un mondo tutto da ricostruire, con o senza gli adulti. Le premesse raccontano un progetto molto significativo per Sky Italia che mette sotto contratto per la seconda volta lo scrittore vincitore del Premio Strega nel 2007, varando una serie commissionata da Sky Studios per Sky Italia, prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli con Lorenzo Gangarossa per Wildside, parte di Fremantle, in coproduzione con ARTE France, The New Life Company e Kwaï.

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