Più che un festival è un'agorà che interpreta le sue radici etimologiche e storiche. Nella piazza principale della polis greca si radunavano i cittadini; a Taormina si ritrovano le arti in un dialogo che varca i confini.
Domani si apre la nona edizione di Taobuk, 120 appuntamenti e 300 ospiti in un itinerario di cinque giorni. «Una grande passione - sottolinea Antonella Ferrara, fondatrice di Taobuk - è bello accogliere ospiti da tutto il mondo che vengono a Taormina con il piacere di sviluppare un tema collettivo».
Come scrive Antonio Siracusano sulla Gazzetta del Sud in edicola, cultura e spettacolo sono al centro del progetto, intorno al quale la letteratura incontra altre espressioni artistiche, dal cinema al teatro.
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