Alcuni nomi sono già stati svelati; per conoscere, invece, tutti i vincitori dell’edizione 70 dei Nastri d’Argento bisogna aspettare solo poche ore. Domani sera il teatro Antico di Taormina ospiterà la prestigiosa cerimonia di consegna dei riconoscimenti assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Ad aprire la serata, condotta dall’attrice Matilde Gioli, sarà, alle 20, la proiezione del documentario “Nastri 70: argento vivo” di Antonello Sarno, per ricordare il compleanno speciale attraverso le immagini più memorabili, come quelle della prima edizione, che, nel luglio del ‘46 a Roma, vide grandi protagonisti Anna Magnani e Roberto Rossellini.
È “La pazza gioia” di Paolo Virzì il film più candidato ai Nastri (10 in tutto), 9 per uno dei successi della stagione, tra le opere prime, “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, 7 per “Suburra” di Stefano Sollima, con 6 “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino, 5 per “Alaska” di Claudio Cupellini e “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese (tra le migliori commedie, oltre ai 7 Nastri già annunciati a Cannes per il cast, Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher e Kasia Smutniak e al premio Casting Director 2016, Barbara Giordani).
Per la regia la sfida è tra Roberto Andò (Le confessioni), Claudio Cupellini (Alaska), Giuseppe Gaudino (Per amor vostro), Stefano Sollima (Suburra), Paolo Virzì (La pazza gioia). I registi esordienti sono Ferdinando Cito Filomarino (Antonia), Carlo Lavagna (Arianna) Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot), Piero Messina (L’attesa), Giulio Ricciarelli (Il labirinto del silenzio). Tra le commedie “Dobbiamo parlare” di Sergio Rubini, “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi, “Natale col boss” di Volfango De Biasi, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, “Quo vado?” di Gennaro Nunziante.
Candidati come miglior attore Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio; per le attrici Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Paola Cortellesi, Sabrina Ferilli, Valeria Golino, Monica Guerritore. In lizza per il soggetto anche il messinese Francesco Calogero (Seconda primavera). Nella “cinquina” delle attrici non protagoniste si sfidano Sonia Bergamasco, Valentina Carnelutti, Piera Degli Esposti, Greta Scarano, Milena Vukotic; non protagonisti Claudio Amendola, Fabrizio Bentivoglio, Peppino Di Capri, Adriano Giannini e Massimiliano Gallo, Luca Marinelli.
Tra i premi già assegnati, Nastro d’oro per la prestigiosa carriera a Stefania Sandrelli, a Carlo Verdone e Antonio Albanese coppia comica dell’anno nel film scritto e diretto da Verdone “L’abbiamo fatta grossa”, il premio Nino Manfredi, Nastri speciali dei 70 anni a Sabrina Ferilli, Marco D’Amore, Leo Gullotta e a Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello, emozionanti Falcone e Borsellino nel film di Fiorella Infascelli “Era d’estate”. Nastro d’argento europea all’attrice Juliette Binoche per il film “L’attesa”, del siciliano Piero Messina. “Non essere cattivo” dello scomparso Claudio Caligari è il “film dell’anno” dei Giornalisti, al quale va il Nastro già assegnato a Valerio Mastandrea e ai due attori protagonisti, Luca Marinelli e Alessandro Borghi, con una menzione collettiva a produzione, sceneggiatura, attrici.
Già consegnati anche i primi cinque premi tecnici: alla fotografia di Maurizio Calvesi per “Non essere cattivo” e “Le confessioni”, alla scenografia di Paki Meduri per “Alaska” e “Suburra”, ai costumi di Catia Dottori per “La pazza gioia”, al montaggio di Gianni Vezzosi per “Veloce come il vento”, al sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni per “Non essere cattivo”. Alle rivelazioni il Premio intitolato a Guglielmo Biraghi: Leonardo Pazzagli, Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Alessandro Sperduti, lanciati da “Un bacio” di Ivan Cotroneo. Per la prima volta un “Biraghi” condiviso con Nuovo Imaie, a Moisè Curia per il film “Abbraccialo per me”.
__________________________
La serata
La conduzione è di Matilde Gioli
Uno sguardo al passato prossimo e un altro al passato remoto: è il filo conduttore dei Nastri d’Argento, che riporteranno le star al Teatro Antico di Taormina. A condurre la serata, l’attrice Matilde Gioli. Il passato prossimo è rappresentato dai film da premiare; quello remoto, riporta ai 70 anni del premio e all’edizione del 1946 che sarà ricordata a Taormina.
Caricamento commenti
Commenta la notizia