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Riecco “Squadra antimafia”
con due attori messinesi

Stasera torna su Canale 5 alle 21.15 “Squadra Antimafia”, la fortunata serie poliziesca targata Taodue Film, giunta alla settima edizione. Al centro della trama le infiltrazioni di Cosa nostra nei centri del potere economico-finanziario: l’obiettivo della criminalità organizzata è una gigantesca infrastruttura energetica da costruire in Sicilia. Tra i protagonisti gli attori messinesi Maurizio Marchetti e Gabriele Greco, rispettivamente nei ruoli di Calogero e Graziano Maglio, zio e nipote, nuovi “cattivi” della fiction.

Dopo una serie di personaggi “positivi” (come l’alpinista Andrea Concordia, che in “Capri 3” sfida la sclerosi multipla), Greco dovrà calarsi nei panni di uno spietato criminale. «Un personaggio stimolante sul piano interpretativo, molto distante dalla mia indole – spiega l’attore siciliano – Mi sono divertito molto, anche perché ho dovuto riscoprire l’accento delle mie origini, spesso suggerendo ai registi di sottolineare alcune sfumature del dialetto per rendere ancora più efficace il personaggio. Il tema della mafia in genere lo affronto negli incontri a cui partecipo per sensibilizzare gli studenti delle aree più a rischio, proponendo la testimonianza di grandi uomini come Falcone e Borsellino attraverso i loro scritti e la loro storia. In questo caso, sono certo che una fiction come ‘Squadra antimafia’ pur romanzando le “gesta” dei criminali riesca a non farne, come spesso accade al cinema, degli eroi da imitare ma a rappresentarli come individui tanto spregevoli quanto perdenti».

Non è nuovo a questo tipo di interpretazioni invece Maurizio Marchetti, molto noto al pubblico televisivo anche per il riuscitissimo Michele Greco nel “Capo dei capi”. «Mentre il personaggio di Graziano è moderno, veste in maniera ricercata e alla moda – spiega Marchetti – il mio è un personaggio duro, selvatico, con una cicatrice sul volto, i capelli unti schiacciati sul capo: un tipo estremamente ruvido e assolutamente indifferente di fronte ai pericoli (la sua battuta chiave è “a me della morte non me n’è mai fregata una m...!”). La costumista mi ha ricordato simpaticamente di quando, confrontandoci circa un anno fa sulla “costruzione” del personaggio, aveva trovato molto interessante la mia idea della cicatrice e si era divertita quando le avevo detto che mia intenzione era di “farne un gran maiale”».

La stagione precedente si era conclusa con un’esplosione in cui De Silva (Paolo Pierobon) saltava in aria nel tentativo disperato di impedire lo scoppio di una bomba nel centro di Catania. Il cattivissimo della serie non è morto nella deflagrazione e tornerà più pericoloso che mai. L’ultima puntata aveva visto inoltre Rosy Abate (Giulia Michelini) prendere i voti mentre il vicequestore dell’Antimafia (Domenico Calcaterra ha il volto di Marco Bocci) veniva rapito da un furgone scuro davanti alla chiesa. Nella prima puntata Calcaterra è tenuto segregato dal clan dei Maglio capitanato dai boss Calogero (Maurizio Marchetti) e Graziano (Gabriele Greco), trasferiti a Catania da Trapani.

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