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PayTourist, presentata la piattaforma che scova anche il turismo sommerso a Taormina

Nell’aula consiliare davanti ai tanti gestori di attività ricettive

Palazzo dei Giurati digitalizza la tassa di soggiorno e punta ad incrementare le entrate, eliminando il sommerso che ancora sfugge ai controlli.
Nell’aula consiliare di Palazzo dei Giurati, gremita di gestori di attività ricettive al punto tale che qualcuno è rimasto fuori, è stato presentato il portale PayTourist, una piattaforma funzionale (taormina.paytourist.com) messa gratuitamente a disposizione delle strutture ricettive per consentire la registrazione delle attività alberghiere ed extra alberghiere, la gestione dei pagamenti dell'imposta e le comunicazioni alle autorità.
A presentare il nuovo strumento il sindaco Cateno De Luca, l’assessore al Turismo Jonathan Sferra, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Composto e Alberto Pergola, project manager PayTourist.
«Nel 2024 abbiamo raggiunto la cifra record di 4.690.000 euro di introiti dalla tassa di soggiorno - ha esordito Sferra - rispetto ai 3.900.000 euro del 2023 e ai 2.800.000 euro del 2022, con le presenze turistiche passate da 1.015.000 nel 2022 a 1.380.000 nel 2023, mentre per il 2024 non abbiamo ancora il dato definitivo ma riteniamo ci sia stato ulteriore incremento, grazie al buon servizio svolto dagli albergatori e al buon lavoro dell’amministrazione comunale».
Sferra ha spiegato come viene impiegato il gettito dell’imposta: «Nel 2024 abbiamo destinato 840.000 euro (erano 120.000 nel 2022 e 478.000 nel 2023) al miglioramento dei servizi di igiene ambientale, raccolta rifiuti, trasporto pubblico - ha sottolineato - e abbiamo riaperto Palazzo Congressi e Palazzo Corvaja. In programma ci sono già dieci appuntamenti importanti«.
L’attivazione della piattaforma PayTourist, sulla quale si sono già registrate le prime 22 strutture, viene ritenuta dall’assessore un importante passo avanti: «C’è ancora tanto sommerso - ha ammesso Sferra - il software consente il controllo del territorio leggendo sui portali le inserzioni e le raffronta con le strutture riconosciute dal Comune per scoprire quelle che operano in nero. Un’azione di lealtà e correttezza verso chi paga l’imposta. Inoltre PayTourist consente di stilare le statistiche e conoscere le presenze di turisti in città».
Per l’imposta di soggiorno il Comune ha già emesso avvisi di pagamento per 431.373 euro e altrettanti sono quelli da emettere.
«I dati mettono in evidenza che il lavoro svolto in un anno e mezzo ha dato il risultato sperato - ha commentato De Luca - ma ancora non siamo al livello che vogliamo raggiungere. C’è un lavoro fatto di investimenti per semplificare gli adempimenti ma non è corretto che continui ad esistere una percentuale di evasione. Lo studio iniziale ci ha consentito di avviare una strategia di recupero e ha portato per l’imposta di soggiorno ad una crescita di oltre il 65%, ma ancora manca un 20%: se pagano tutti potremo destinare almeno il 50% degli introiti in servizi e promozione. PayTourist è un pezzo di una strategia complessiva - ha concluso - che prevede una piattaforma gestita dalla nuova fondazione nell’ottica di attivare la carta servizi».

 

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