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Continua la polemica a distanza tra Marcello Scurria e il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Dopo le dichiarazioni del sindaco di Taormina sulla "rimozione" di Scurria da sub commissario al Risanamento di Messina arriva la risposta di quest'ultimo. De Luca aveva sottolineato come la rimozione di Scurria fosse una questione politica tutta interna a Forza Italia. Scurria tiene a precisare alcune cose: "Il sottoscritto non ha mai pronunciato minacce nei confronti di alcuno e men che meno di De Luca - sottolinea Scurria - Né nel corso di interviste (TV e carta stampata), né sui social. Non ho nulla da nascondere, né negli armadi, né nei cassetti. Se De Luca ha qualcosa da riferire si rivolga senza indugio alle Autorità competenti. Il sindaco Basile mi ha accusato di aver commesso danno erariale e concorrenza sleale. Dovrà risponderne in Tribunale. Non può finire a tarallucci e vino".
Sul resto dell'intervista, Scurria precisa che De Luca confonde la causa con l'effetto. "Dire che la colpa della revoca deve attribuirsi ad un improbabile regolamento di conti politici dentro il partito di forza Italia è una bella supercazzola. La causa, l'origine di ogni cosa è l'accusa pretestuosa e strumentale oltre che grave di Basile che tu derubrichi un "fatto amministrativo". La responsabilità di quello che è accaduto, al di là delle scelte successive di Schifani, è sotto gli occhi di tutti".
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