![](https://assets.gazzettadelsud.it/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-13-at-19.57.27-1-667x800.jpeg)
L’arrivo tempestivo dei soccorsi allertati da alcuni viaggiatori, ieri pomeriggio, ha evitato il peggio a quattro pastori tedeschi notati a correre sull’autostrada A20 Messina-Palermo vicino al viadotto Tarantonio. I cani, due maschi e due femmine, fortunatamente stanno bene e sono ritornati tra le braccia dei proprietari, nell’abitazione di Salice, da dove in mattinata si erano allontanati probabilmente a causa di un cancello che era rimasto aperto.
Le due coppie di pastori tedeschi, tutti con collare antiparassitario e ben tenuti, correvano spostandosi confusamente da un lato all’altro della carreggiata, rischiando di essere travolti dagli automobilisti che transitavano a velocità sostenuta, prima che venisse dato l’allarme contattando la Polizia stradale e successivamente il Consorzio autostrade siciliane.
Uno dei primi a fermarsi e prestare aiuto è stato il centauro Roberto Fucile, il quale sebbene viaggiasse con la moto nel vedere la situazione di grave pericolo alla quale andavano incontro quelle povere bestiole smarrite, si è attivato immediatamente nell’inseguimento. I cani pur avendo percorso diversi chilometri continuavano a correre, benché avessero le zampe già puntellate dai segni dell’asfalto. Dopo vari tentativi per arrestarne la corsa, grazie anche all’intervento di due studentesse universitarie che viaggiavano in auto verso Palermo e si sono fermate, tre cani sono stati raggiunti e acchiappati, mentre un quarto che precedeva gli altri è stato avvistato più a valle nei pressi di un’area privata.
Sul posto sono arrivati gli operai e i mezzi del Cas, attivati dalla centrale operativa, preceduti da una pattuglia della Polstrada, che ha gestito la viabilità. Nel frattempo gli animali erano stati messi in sicurezza e legati con alcune fascette elastiche messe a disposizione dal signor Roberto, rifocillati di acqua e tranquillizzati fino all’arrivo dei padroni, provvidenzialmente rintracciati attraverso un post rimbalzato a catena sui social.
Una disavventura a lieto fine anche se inizialmente si era temuto il peggio per uno dei quattro cani, la femmina più giovane, la quale si era separata dal gruppo ed è stata avvistata successivamente. L’episodio ha avuto ripercussioni per la circolazione, inevitabilmente rallentata durante i tentativi di salvataggio e l’arrivo dei mezzi di pronto intervento. Rientrati a Salice, però occorrerà rimanere in allerta a causa del pericolo cinghiali. Gli animali selvatici scendendo dalla collina verso il centro abitato, purtroppo non consentono assolutamente ai proprietari di cani di poter tenere gli animali in giardino. I terreni circostanti le case sono pieni di buche scavate dai cinghiali che rompono pure la rete di recinzione, mettendo a repentaglio la sicurezza delle famiglie e degli animali d'affezione.
«Una situazione intollerabile - afferma Cinzia La Spada, residente e proprietari di cani -, occorre intervenire realizzando dei muretti di cemento per evitare che i cinghiali raggiungano le abitazioni. Ho un giardino di mille metri e devo tenere il cane dentro. Mi trovo buche scavate davanti al portone di casa la recinzione divelta. I proprietari dei quattro pastori tedeschi sono vicini di casa e si ritrovano nella stessa situazione».
Caricamento commenti
Commenta la notizia