Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vecchio Ospedale di Milazzo: nominata dall’Asp la commissione per i bimbi mai nati

Eseguita la bonifica esterna e ora punta a risolvere il caso. Emerge un archivio quarantennale, dagli anni 30 al 1972

La direzione generale dell’Asp 5 di Messina ha nominato la commissione che dovrà occuparsi della gestione e quindi dello smaltimento dei barattoli contenenti le spoglie dei bambini mai nati. Tale commissione è composta da un medico legale, da un anatomo-patologo e da un tecnico della prevenzione. Contestualmente è stato dato incarico ad una azienda che si occupa di rifiuti speciali per la rimozione di eventuali rifiuti speciali rinvenuti all’interno dell’ospedale di Vaccarella, su tutti la formalina ma anche eventuali resti di organi umani (ad esempio tonsille che all’epoca venivano conservate dopo l’estrazione ai piccoli pazienti) diversi dai feti. Per la sistemazione delle spoglie dei bimbi mai nati al cimitero di Milazzo invece è stato formalizzato incarico ad una impresa di onoranze funebri.
Sempre la direzione generale ha dato disposizioni al personale tecnico dell’azienda sanitaria di mettere in assoluta sicurezza l’intera area interessata dagli interventi di bonifica. L’obiettivo – come ribadito anche ieri sera dal manager Giuseppe Cuccì – è chiudere questa triste storia nel giro di un mese.
«Nei giorni scorsi si è proceduto alla rimozione delle erbacce – prosegue Cuccì – e a spostare i contenitori in altra stanza dello stesso edificio. Inoltre sono stati chiusi tutti gli ingressi che, aperti, consentivano il facile accesso a tutti. Una volta che avremo la certezza di poter operare senza rischi all’interno della struttura procederemo alla bonifica». E a questo punto l’Asp dovrà anche occuparsi di un’altra vicenda che è venuta fuori. Tra i tanti documenti abbandonati e sparsi nelle varie stanze e nei corridoi, vi sarebbe infatti anche una importante documentazione: l’Archivio storico della sanità milazzese dagli anni Trenta sino alla chiusura del presidio (1972). Fascicoli che non sarebbero stati trasferiti nel nuovo ospedale Fogliani e che quindi sono stati lasciati nelle stanze vuote dell’immobile di Vaccarella.
«Anche l’archivio merita attenzione – afferma il presidente della società milazzese di “Storia patria”, Massimo Tricamo –. Se infatti la sezione storica, che raccoglie documenti emessi tra il Seicento e gli anni Venti del Novecento, è stata fortunatamente messa in salvo ben prima degli anni Settanta ed è confluita nell’Archivio storico comunale oggi ospitato a Palazzo D’Amico, occorre vedere cosa è rimasto nell’ex ospedale di Vaccarella.

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia