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Messina, abbracci e palpeggiamenti a una 19enne alla fermata dell’autobus: chiesta la perizia psichiatrica per un 48enne

“Chiamami subito”. È stata drammatica la richiesta di aiuto che una ragazza di 19 anni aveva fatto tramite whatsapp al fidanzato lo scorso 7 luglio. Uno sconosciuto, mentre era alla fermata dell’autobus, l’aveva molestata, si era avvicinato mettendole un braccio attorno alla spalla e l’aveva palpeggiata. L’arrivo della telefonata le aveva consentito di allontanarsi.
È la vicenda che ieri è stata al centro dell’udienza preliminare a carico di P.T., 48 anni che deve rispondere di violenza sessuale. In avvio d’udienza l’avvocato Ignazio Panebianco, difensore dell’uomo, ha avanzato la richiesta di una perizia psichiatrica concessa dalla gup Tiziana Leanza, che presiede l’udienza nel corso della quale la ragazza si è costituita parte civile. L’udienza è stata quindi rinviata per il conferimento incarico al perito. La vicenda, che risale al 20 luglio 2024 è stata ricostruita dalla ragazza nella denuncia che aveva presentato ai carabinieri della stazione di Giostra. Ha raccontato che quel pomeriggio, dovendo prendere l’autobus, si era recata alla fermata di fronte al viale dei Tigli. Alla fermata c’era un uomo seduto sul muretto. Anche lei si era seduta, a questo punto lui le aveva rivolto la parola. Si era quindi avvicinato prendendole la mano. La ragazza, pietrificata dalla paura, gli aveva chiesto di allontanarsi ma lui si sarebbe avvicinato di più cingendole le spalle palpeggiandola. Lei lo aveva allontanato e nel frattempo era squillato il telefono. La giovane infatti, - come ricostruito nella denuncia - era riuscita a scrivere il messaggio al fidanzato che l’aveva subito chiamata. Dopo qualche minuto era arrivato l’autobus, lei era salita a bordo ed anche l’uomo aveva seguita. La ragazza si era diretta nei posti accanto alla cabina dell’autista, sedendosi accanto ad una passeggera che, vedendola sconvolta, le era rimasta accanto. L’uomo invece era sceso alla fermata successiva. Lo stesso autista si era accorto del turbamento della giovane chiedendole cosa fosse successo. Una volta arrivata a casa la ragazza ha raccontato tutto alla madre che l’aveva subito accompagnata dai carabinieri per presentare la denuncia.

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