L’isolamento a Zafferia non c’è più ma per il ritorno alla normalità, alla piena sicurezza, il lavoro è appena cominciato. È il quadro generale che preoccupa chi abita in quel nucleo originale del villaggio.
I tecnici in questo momento stanno valutando i vari tipi di interventi da eseguire nei diversi punti in cui il torrente Zaffera incrocia le abitazioni. Tecnicamente, da più parti e proprio nelle ore immediatamente successive al disastro, le soluzioni individuate per quest’area sono due.
Una è quella di chiudere il torrente. Una “tombinatura” scatolare almeno parziale nei punti in cui la strada e il torrente non possono coesistere perché manca lo spazio per entrambi. In più due vasche destinate al deposito dei sedimenti e il miglioramento funzionale delle sezioni d’alveo mediante risagomatura e arginature in cemento armato. ù
La seconda, forse la più calda, la realizzazione di una strada in terreno privato e l'ampliamento del greto del torrente che si riprenderebbe il suo spazio originale.
Nelle prossime settimane è probabile che se ne saprà di più, ma in ogni caso al netto delle ipotesi di spostare altrove alcune famiglie ed eliminare le loro case, la soluzione non può che passare dalla messa in sicurezza della montagna da dove non deve venire più giù tutto questo materiale.
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