Diventa definitiva la condanna del Comune di S. Teresa di Riva nella vicenda delle abitazioni che, nel 2009, furono invase dalla fognatura a causa delle acque nere e bianche che esondarono da un canale di scolo delle Ferrovie dello Stato del 1879, che da Torrevarata arriva alla spiaggia passando a fianco dei fabbricati.
La Cassazione ha infatti dichiarato estinto il giudizio dopo che i ricorrenti, i coniugi Antonina Rigano e Salvatore Turnaturi, difesi dagli avvocati Santa Chindemi e Paolo Falzea, non hanno chiesto entro il termine la decisione del ricorso a seguito della proposta di definizione del giudizio avanzata dall’autorità giudiziaria. Ciò ha determinato il passaggio in giudicato della sentenza della Corte d’appello di Messina, impugnata dai proprietari delle abitazioni, che nel settembre 2023 ha ridotto parzialmente la condanna inflitta in primo grado all’ente, difeso dall’avv. Santi Delia.
La Cassazione ha però imposto ai ricorrenti al pagamento al Comune di 2.000 euro di spese di giudizio per compensi, oltre a spese forfettarie nella misura del 15%, agli esborsi liquidati in 200 euro e agli accessori di legge. Nel 2019 il Tribunale di Messina aveva condannato il Comune a pagare 76.929 euro tra risarcimento danni per l’omessa custodia del canale di scolo, mancato godimento degli edifici, spese legali e consulenze, ma l’ente ha impugnato la sentenza e, nel 2023, la Corte d’appello ha accolto parzialmente le richieste dell’amministrazione comunale e ha riformato il verdetto, riducendo le somme da versare ai privati. Sia in primo che in secondo grado, infatti, è stata riconosciuta la responsabilità del Municipio per i danni agli immobili.
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