Si fa sempre più aspro lo scontro tra la società “Adrenaline Flying Taormina Srl” e il Comune sulla costruzione dell’impianto zip line, l’attrazione turistica di ultima generazione per sorvolare il territorio appesi ad un cavo d’acciaio sospeso tra due punti con quote differenti, come se si fosse in volo libero.
Dopo il primo ricorso al Tar di Catania presentato lo scorso 27 settembre, l’azienda di Furnari che ha presentato la proposta negli anni scorsi ne ha depositato un altro finalizzato anche in questo caso a contestare la decisione dell’amministrazione comunale di bloccare l’intera l’operazione che, nel 2022, ha incassato il via libera dal consiglio comunale con l’approvazione del progetto definitivo, l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio dei terreni e della variante urbanistica.
Il primo contenzioso è nato per chiedere ai giudici l’annullamento (previa sospensione dell’efficacia) della delibera adottata dalla Giunta il 14 agosto 2024 con la quale è stato dato mandato all’Area Urbanistica e Lavori pubblici-Suap di sospendere ogni ulteriore attività connessa al procedimento, avviare l’iter di annullamento e revoca in autotutela degli atti adottati, mentre al segretario comunale di trasmettere la delibera all’autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza; allo stesso tempo la società messinese ha chiesto di ordinare al Comune di Taormina di rilasciare il permesso di costruire per l’intervento, con la conclusione del procedimento avviato a seguito dell’istanza presentata il 2 novembre 2023 e mai chiuso. Nella camera di consiglio del 23 ottobre è stata formalizzata la rinuncia alla sospensiva e attualmente non risulta fissata la prossima udienza.
“Adrenaline Flying Taormina Srl” ha quindi depositato un secondo ricorso contro il silenzio serbato dal Comune sul procedimento di revoca-annullamento, avviato nel frattempo il 18 ottobre dal responsabile dell’Area Tecnica, e per l’accertamento, previa idonea misura cautelare, dell’obbligo del Comune di concludere il procedimento adottando un titolo edilizio.
La giunta comunale ha quindi dato un nuovo incarico all’avv. Gaetano Callipo, di Gioia Tauro, stanziando 6.612 euro, con delibera di giunta approvata il 27 gennaio e lo stesso giorno il legale si è costituito al Tar per l’udienza del 29 gennaio, nel corso della quale è avvenuta la rinuncia alla sospensiva cautelare e la discussione è stata rinviata alla camera di consiglio del 26 febbraio.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia