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Messina: un tavolo tecnico permanente per salvare il commercio dalla crisi

Su un punto sono tutti d’accordo: la crisi del commercio a Messina c’è, è strutturale e occorre aprire un tavolo tecnico permanente per dare voce a tutte le parti interessate. Le divisioni sono sulle origini della crisi. È stata una seduta molto partecipata quella di ieri del consiglio comunale dedicata alla crisi del commercio e dell’artigianato. Un dibattito animato sulle tante attività commerciali che ogni giorno chiudono per sempre i battenti e sulle difficoltà dei piccoli commercianti, una volta uno dei pilastri del tessuto economico messinese, che adesso arrancano, schiacciati da una crisi infinita e dalla concorrenza delle vendite on line, un fenomeno in continua espansione. Ci sono poi le preoccupazioni legate al caro affitti, all’Imu, le Ztl, i parcheggi.
Presenti oltre all’assessore Massimo Finocchiaro, i presidenti di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Sicindustria, Camera di Commercio e i segretari generali di Cgil e Uil di Messina. La consigliera Antonella Russo, i consiglieri del Pd sono stati tra i primi firmatari, aprendo il dibattito ha evidenziato come: «dal 2014 al 2024 in città hanno chiuso circa 630 negozi, 6477 nel 2022 e 6286 nel 2023. Sono piccole imprese sviluppate prevalentemente da giovani e da donne. Non penso che ci sia una sola causa ma un’insieme di problemi. Certamente il Comune deve dare un segno di maggiore vicinanza ai commercianti e agli artigiani». Carmelo Picciotto, presidente della Confcommercio di Messina ha evidenziato come la crisi non è del commercio ma della città: «Occorre un piano strategico che stabilisca quale città si vuole avere nei prossimi 15 - 20 anni». Anche per Alberto Palella, presidente di Confesercenti Messina: «Occorre un tavolo permanente dove ognuno possa dare il proprio contributo, perché riuscire ad alzare le serrande dei negozi tutte le mattine è diventato un dramma per molti commercianti». Per Palella occorre anche stimolare la deputazione regionale e nazionale a fare di più per i commerciati. Disponibile a dare il massimo apporto anche il presidente di Confindustria Messina, Pietro Franza: « è importante - ha detto - fare un piano dei costi che hanno i commercianti. Ho studiato tutte le impostazioni Imu del Comune di Messina, scoprendo che è una delle più care della Sicilia».

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