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Il dopo nubifragio a Messina e le immancabili roventi polemiche

Dopo ogni nubifragio, puntuali, piovono le polemiche. «La fragilità del nostro territorio, sempre più sguarnito delle difese essenziali per affrontare anche le ordinarie circostanze meteorologiche avverse, emerge con una forza devastante». Ad affermarlo è Armando Hyerace, segretario provinciale del Pd messinese. «La non gestione del dissesto idrogeologico fa il paio con la totale inadeguatezza delle misure di prevenzione e contenimento dei danni causati da piogge e maltempo. Vale nella provincia, come abbiamo visto appena qualche settimana fa, e vale per il comune capoluogo», aggiunge Hyerace che parla di “disastro annunciato”: «Un disastro che è tale solo per inadempienze e incapacità di chi ha il dovere di tutelare e garantire il territorio con politiche adeguate e pertinenti. Una pioggia non può essere ragione di tale devastazione: questo significa non aver in alcun modo, per anni, tenuto conto delle modalità con cui si è sfruttato il territorio. È un problema di impatto ambientale, di consumo, di “mala gestio”, di manutenzione ordinaria e straordinaria scadente e inefficace. Si dichiari, dunque, subito lo stato d’emergenza e si apra un tavolo urgente in Prefettura per discutere in modo concreto la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti, il rafforzamento delle reti di protezione civile, il potenziamento dei soccorsi e la cura dei territori più vulnerabili. Non possiamo permetterci di restare inermi in attesa che si verifichi un nuovo caso Giampilieri».
Del botta e risposta tra la senatrice Dafne Musolino e il sindaco Federico Basile si è già detto e scritto. È l’ennesimo scontro tra l’ex assessora, passata nel partito di Matteo Renzi, e la Giunta, della quale ha anche fatto parte.
«Questa Amministrazione conosce molto bene quali sono le criticità del territorio – affermano, da parte loro, gli assessori Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti – e si è attivata per trovare soluzioni che prima del 2018 nessuno aveva mai preso in considerazione. In questi anni ha programmato importanti interventi per la messa in sicurezza dei principali torrenti cittadini, ottenuto finanziamenti e realizzato lavori di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico mai effettuati prima d’ora. Per quanto riguarda gli interventi strutturali sul torrente Zafferia, abbiamo redatto un importante progetto per metterlo in sicurezza e porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla ed è stato trasmesso alla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico in Sicilia che ha le risorse per interventi del genere. Il commissario ha poi appaltato e aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva comprensiva degli studi ambientali, in data 24 gennaio 2024 per un importo complessivo di 651mila euro, al Raggruppamento temporaneo composto da “Technital”, “Ph3 Engineering” e “Geo Ras”. Il progetto, per un importo complessivo di 30 milioni di euro circa, è all'attenzione degli organi regionali e nazionali competenti per il relativo finanziamento. Sono stati previsti interventi strutturali a scala di bacino volti a conseguire, nel rispetto del sistema paesaggistico-ambientale, un elevato livello di sicurezza rispetto ai fenomeni di inondazione normali ed estremi, anche attraverso il miglioramento della capacità idraulica delle sezioni di deflusso.

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