Una donna di Merì, Maria Catena Maiorana, 28 anni, recatasi in trasferta ad Augusta per rendere visita al fratello Giuseppe arrestato per effetto dell’operazione “spice express”, e che dal carcere di Barcellona era stato trasferito in quello della cittadina siracusana, è stata processata ieri, a seguito di giudizio immediato, dal Tribunale di Siracusa che l’ha condannata a 4 anni e 2 mesi ed al pagamento di una multa di 18 mila euro.
La donna, infatti, aveva tentato di introdurre sostanza stupefacente all’interno del carcere nel quale era stato rinchiuso il fratello. Per questo era stata arrestata lo scorso 10 dicembre a seguito dei controlli effettuati nella casa circondariale di Augusta. Gli agenti preposti, mentre la sottoponevano a un controllo, hanno scoperto che la ventottenne deteneva, al fine di cederla al fratello Giuseppe Maiorana, detenuto nella casa di reclusione di Augusta, hashish del peso di circa 128 grammi, suddiviso in 19 involucri (18 occultati all'interno di un pacco destinato al detenuto) ed un involucro nascosto nelle parti intime, contenente cocaina del peso di circa 6 grammi, suddivisa in due involucri occultati all'interno del pacco destinato al detenuto. La donna, che era stata arrestata il 10 dicembre scorso, subito dopo la scoperta della sostanza stupefacente, non aveva avuto applicata alcuna misura cautelare. Lo scorso 16 gennaio, dopo la convalida dell’arresto, il pubblico ministero, ha emesso un decreto di citazione per il giudizio direttissimo, davanti al Tribunale di Siracusa, in composizione collegiale penale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia