Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, il nuovo pronto soccorso del Policlinico. Il dg Santonocito: "Attesa certamente lunga, ma l'importante è il risultato"

È stato il direttore generale del Policlinico, Giorgio Giulio Santonocito,  a fare gli “onori di casa” nel momento di confronto, in aula magna, seguito al taglio del nastro del nuovo pronto soccorso del Policlinico universitario. Inaugurazione che arriva ad un anno dalla nomina dello stesso Santonocito alla guida dell’azienda ospedaliera e che rappresenta un punto fermo  "per il riposizionamento strategico di questo Policlinico nel panorama sanitario regionale”.

Direttore, una lunga attesa, ne è valsa la pena. Che tipo di struttura è, un pronto soccorso moderno finalmente?

L'attesa è stata certamente lunga, ma l'importante è il risultato, il punto d'arrivo. Io penso che oggi consegniamo alla città una struttura importante, tecnologicamente molto avanzata, la vedete, strutturalmente di estremo decoro, di grande dignità, perché no, anche elegante, mi permetto di dire. La tecnologia è infusa con grande generosità, sono attrezzature importanti in questo pronto soccorso, anche per le diagnostiche che lo contornano, a breve inaugureremo anche una risonanza magnetica tra Tesla che è stata acquistata con fondi dell'università e sarà inaugurata nei prossimi giorni. E in generale io penso che questo completi un anello sanitario che questa azienda è in grado di offrire, è un territorio esteso, molto esteso, ma che possa fare riferimento appunto al pronto soccorso
e a tutta l'azienda policlinico come un faro nell'ambito della sanità pubblica messinese e  della Sicilia orientale in particolare.

E' qui da circa un anno, che stato di salute gode il Policlinico di Messina anche rispetto al panorama della sanità regionale?

Sono qui esattamente da un anno, nel senso che il 31 gennaio è un giorno molto particolare perché il 31 gennaio dell'anno scorso il presidente della regione e il magnifico rettore dell'università hanno dato a me la fiducia e la direzione di questa azienda importante che ha bisogno di un piazzamento strategico nuovo. Ecco, forse c'è   bisogno di un cambiamento di paradigma di questa azienda che deve uscire fuori dagli schemi e ritrovare un nuovo piazzamento strategico offrendo   una gamma sempre più vasta di prestazioni sanitarie alla popolazione, anche grazie alla collaborazione con le altre aziende del territorio. Su Messina si è creata una fortissima collaborazione con l'Asp e con le altre aziende che operano sul territorio e stiamo facendo insieme un lavoro veramente molto importante.
Carenze d'organico, liste d'attesa sono due degli elementi critici della sanità in Sicilia e non soltanto, come è messo da questo punto di vista il Policlinico?

Carenze d'organico assolutamente sì, ce n'erano e ce ne sono, noi siamo assolutamente favoriti dal fatto di avere la scuola, avere l'università alle spalle, quindi è un posto in cui i medici sono più facili, gli infermieri, gli os sono più facili da reperire, non abbiamo un problema di reclutamento, ovviamente c'è stato un importante problema finanziario, la Regione in questo è stata a fianco a noi, ha incrementato la massa finanziaria dedicata, ha incrementato quelle che tecnicamente si chiamano tetti di spesa, consentendoci una politica importante di reclutamento di medici, infermieri e os. Tenga conto della produzione, siamo riusciti a farla schizzare avanti, abbiamo prodotto oltre 12 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente e sono tutti stati immediatamente reinvestiti in assunzione di personale, esattamente per lo stesso importo, i medici e infermieri in osso. C'è ancora bisogno assolutamente di continuare e il reclutamento sta continuando, avete visto uscire un fiotto di delibere per il reclutamento di medici e infermieri, anche per queste strutture che via via si stanno potenziando, questo pronto soccorso è molto più grande del precedente e ha bisogno di più risorse umane. In ordine alle liste a la seconda domanda che non voglio evadere assolutamente è un problema molto complesso. Ovviamente facciamo parte di un patchwork complesso che riguarda soprattutto il territorio. Nessuna azienda da sola può risolvere il problema di liste attesa. Noi dipendiamo e siamo fortemente interconnessi all'Asp che gestisce il territorio, quindi gestisce le liste attesa, quelle degli anni passati sono state assolte, nel senso che gli obiettivi dati dalla regione sono stati tutti pienamente raggiunti da questa azienda. I pazienti sono stati richiamati e quelli che hanno voluto anticipare la visita l'hanno avuta anticipata, il che non significa che abbiamo risolto il problema. C'è ancora tantissimo a lavorare, soprattutto c'è una continua stratificazione di nuovi pazienti che si aggiungono ai precedenti e quindi è una rincorsa. L'importante sarà via via assottigliare questa massa che si stratifica e ce la stiamo facendo.

Rapporti con l'università, per concludere?

Ottimi, devo dire, ho trovato una grandissima partnership con la magnifica rettrice che mi ha voluto alla direzione    un anno fa di questa azienda, il collegio di direzione che è l'organo cerniera in quanto allargato e i dipartimenti universitari si riunisce costantemente e insieme a me prendiamo le scelte strategiche, le decisioni strategiche riguardano questa azienda in grande sintonia, così come pure, mi permetto di dire, con le organizzazioni sindacali che assolutamente sono a fianco a noi e finalmente dopo anni abbiamo chiuso il contratto decentrato e la dirigenza, stiamo chiudendo anche quello del comparto, testimonianze di una grande sintonia.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia