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Trasporti, niente "sconti" per le Eolie: lavoratori in protesta

Su docenti e lavoratori del comparto sanitario pesano costi per 500 euro al mese

Un rapido passaparola sul gruppo WhatsApp che hanno creato quando è sorto il problema e poi ieri pomeriggio la protesta al Terminal Aliscafi. Una protesta civile e pacifica ma con un messaggio chiaro alle Istituzioni: «Vogliamo che ci restituiscano la dignità dei lavoratori».
Insegnanti, lavoratori delle forze dell’ordine, personale sanitario, operatori del 118, quasi 200 persone che da Milazzo, ma anche da Barcellona, Capo d’Orlando e altri comuni del comprensorio, almeno quattro volte a settimana viaggiano verso le Eolie per prestare un servizio hanno inteso nuovamente alzare il tono della protesta. Sono stanchi di dover pagare il biglietto pieno perché la Regione, nonostante l’approvazione in Finanziaria, non ha ancora reso operative le agevolazioni. «Siamo insegnanti e il nostro stipendio è noto. Non andiamo tutte le mattine alle isole per fare i turisti o una semplice passeggiata – dice Mariangela Milone – e ogni mese dobbiamo fare i conti con la spesa di circa 500 euro per sostenere i costi». Spese che per alcuni comprendono anche il costo del parcheggio, l’autobus e la macchina per chi presta servizio nella frazione liparese di Quattropani. «Noi abbiamo deciso di prestare servizio alle Eolie ma sicuramente se si continuerà su questa linea, dal prossimo anno sarà difficile accettare le supplenze soprattutto quelle di brevissimo periodo perché economicamente non conviene», aggiunge un’altra docente, Elisa Vitale.

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