Alle due di notte quando stai uscendo dal giornale e senti un sibilo continuo che si “agita” sulla testa, tutto puoi pensare, tranne che nel tuo giardino cada un... drone fuori controllo destinato a qualcuno rinchiuso nel carcere di Gazzi, che sta trasportando un pacco ben sigillato da recapitare a chissà chi, con due telefonini analogici anti-intercettazione e un po’ di droga tanto per gradire, nel dettaglio un panetto di hashish di circa 100 grammi e circa 20 grammi di cocaina.
Eppure la notte scorsa dopo una nostra telefonata ovviamente allarmata (“Scusate, è caduto un drone nel nostro piazzale!”), gli agenti delle Volanti sono intervenuti subito e poco dopo sono arrivati anche gli esperti della Scientifica, per una situazione di sicuro molto particolare.
I fatti dicono che intorno alle due di notte, con molta probabilità, il drone, dopo aver “sbattuto” contro la schermatura elettronica che protegge il carcere di Gazzi dalle intrusioni aeree, potrebbe essere andato fuori controllo per il suo “controllore” (chi era?), andando a cozzare con uno dei grandi alberi del piazzale interno dello stabilimento della Gazzetta del Sud. Quindi ha perso prima il suo carico, un pacchetto di cellophane legato con un filo di lenza al drone, all’interno due telefonini analogici e un discreto quantitativo di droga, ovvero circa cento grammi di hashish e venti grammi di cocaina. Poi è inesorabilmente precipitato.
Gli agenti delle Volanti e gli esperti della Scientifica sono stati parecchie ore al lavoro, era già l’alba quando sono state completate le operazioni in sicurezza e sono stati repertati il drone, i telefonini e la droga. A quanto pare non è la prima volta che vengono intercettati dalla Polizia aggeggi del genere destinati nottetempo a qualcuno che si trova rinchiuso nel carcere di Gazzi.
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