Contaminazione da tossine botuliniche e rischio biologico. Con questa motivazione sul sito del Ministero della Salute è stato pubblicato il richiamo di una serie di prodotti, tra pesto, pomodori secchi, mostarda, caponata e marmellate prodotti da un'azienda di Salina che da qualche anno opera a Milazzo: la ditta "Mentuccia di Zavone Anita". Il primo richiamo è avvenuto lo scorso 16 gennaio e riguarda dei vasetti di paté di capperi con mentuccia e mandorle, l’ultimo l’altro ieri. Tutte le confezioni hanno una scadenza abbastanza lunga che comprende l’anno 2026.
Una vicenda che presenta ancora molti aspetti da chiarire come sottolinea la stessa titolare dell’azienda che, a scopo precauzionale “ e per rispetto della clientela” ha deciso addirittura di sospendere temporaneamente l’attività in attesa dell’esito delle indagini che sono in corso da parte dell’Asp.
Tutto sarebbe iniziato due settimane addietro quando tre persone avrebbero accusato problemi di salute dopo aver mangiato del patè di capperi. Ora per fortuna le loro condizioni sarebbero migliorate anche se l’infezione – che può compromettere il sistema nervoso di un individuo – è sempre tenuta sotto controllo dai medici. La contaminazione da tossina botulinica si verifica quando alimenti, ferite o altre aree del corpo vengono esposti alla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum.
Questa tossina è estremamente potente e può causare il botulismo. La contaminazione si verifica quando alimenti non sono conservati o trattati correttamente, creando un ambiente favorevole alla crescita del Clostridium botulinum. È comune in alimenti come conserve fatte in casa, insaccati o prodotti sott'olio non sterilizzati adeguatamente.
«Sono davvero frastornata per quanto accaduto – ha commentato la signora Anita Zavone che è assistita dall’avvocato Sabrina Donato –. Operiamo da diversi anni sul mercato e mai si era verificato un fatto del genere. C’è una indagine da parte dell’Asp e quindi non posso dire nulla. Non c’è dubbio che si è trattato di una contaminazione accidentale sulla quale dovremo fare chiarezza. Nel frattempo però abbiamo operato a scopo cautelativo il richiamo immediato di tutti i lotti di conserve vegetali, di frutta e ortaggi, distribuiti sul mercato. Per garantire inoltre la massima tutela dei consumatori, la nostra Azienda ha già avviato tutte le procedure di ritiro previste dalla normativa vigente in materia di sicurezza alimentare precauzionalmente anche dei prodotti non afferenti il lotto direttamente interessato dalla tossinfezione. Abbiamo inoltre informato i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica sia all’ingresso del nostro negozio, per adesso chiuso, ma anche nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute».
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