
Passi in avanti, conferme e bocciature nel comprensorio jonico messinese nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, analizzando i risultati del dossier “Comuni Ricicloni Sicilia 2024” presentato da Legambiente, che fa riferimento ai dati del 2023.
Tra i 66 comuni siciliani Rifiuti Free sotto i 5.000 abitanti, al 26esimo posto Mandanici con l’83,8% di differenziata (45,6 kg/abitante/anno), 27esimo Antillo con l’81,6%, (45,8 kg), 28esimo Alì con il 69,8% (47,3 kg), 39esimo Fiumedinisi con il 76% (55,6 kg), 54esimo Casalvecchio Siculo con il 74,5% (66,1 kg), 56esimo Roccafiorita con la differenziata al 74,5% (69,4 kg).
Percentuali in crescita rispetto l’anno precedente e un ottimo segnale in merito alla necessità di ridurre significativamente la produzione di rifiuti indifferenziati intervenendo innanzitutto sulla riduzione e migliorando, al contempo, anche la qualità della raccolta stessa dei rifiuti differenziati. Classificati tra i 205 comuni ricicloni siciliani, invece, otto centri che nel 2023 hanno raggiunto la soglia minima del 65% di differenziata: in testa nel comprensorio jonico e 14esimo in Sicilia è Francavilla di Sicilia con il 79,3%, poi 23esimo Furci Siculo con 76,9%, 34esimo Santa Teresa di Riva con il 75,5%, 35esimo Alì Terme con il 75,4%, 41esimo Nizza di Sicilia con il 75,1%, 67esimo Forza d’Agrò con il 72,5%, 74esimo Roccalumera con il 72,1%, 143esimo Taormina con il 68,5%, 152esimo Giardini Naxos con il 67,9%, 154esimo Castelmola con il 67,8%, 161esimo Scaletta Zanclea con il 67,5%, 188esimo Gallodoro con il 65,9% e 200esimo Itala con il 65,4%.

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