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Autostrade da incubo: ecco com'era due anni fa la A20 Messina-Palermo

Esattamente due anni fa, la Gazzetta aveva percorso la A20 Messina-Palermo in entrambe le direzioni. Cosa è cambiato da allora? La sensazione è quella di un lieve miglioramento, ma assai residuale se si pensa al tempo trascorso.

Allora, il punto più critico era rappresentato dal tratto compreso tra Rometta e Barcellona, mentre adesso le maggiori problematiche ricadono nella zona di Santo Stefano di Camastra.

In circa 180 km di autostrada da Ponte Gallo fino a Buonfornello (quindi qualche decina di chilometri oltre Tusa), il 15 febbraio del 2022, erano stati notati meno di una decina di operai a lavoro e una ventina di punti in cui per “lavori in corso” si viaggiava su una sola corsia, il più lungo ricadeva nel comune di Barcellona ed era in buona compagnia, perché di restringimenti, nel solo tratto autostradale che collega Milazzo alla città del Longano, ce n’erano altri due. Un calvario che partiva da Rometta e arrivava, più o meno, fino alla zona di Cefalù. Anche perché non c’era comune, nel tragitto, che si attraversasse senza un disagio. Gallerie parzialmente illuminate, viadotti e cavalcavia pericolosi, carreggiata ridotta a una corsia, doppi sensi di marcia, barriere e guardrail divelti. In circa 130 km, da Villafranca a Tusa, solo un quarto dell’autostrada si percorreva “normalmente”.

L’allora direttore generale del Cas Salvatore Minaldi spiegò che a seguito del “dossier Migliorino” il Consorzio aveva disposto «una serie di indagini e verifiche che hanno portato alla parzializzazione e all’abbassamento dei limiti di velocità di alcuni tratti della Messina-Palermo». In altre parole, il “danno” era stato “riparato” attraverso tutte quelle corsie uniche, doppi sensi di marcia, slalom e cartelli che fanno ancora compagnia ad ogni automobilista che, oggi, si avventura sulla A20.

E di situazioni realmente sanate? Due anni fa, nessuna. Ma Minaldi aveva anche aggiunto: «Abbiamo lavori in corso per oltre 20 milioni di euro sul manto stradale da Rometta a Patti, tuttavia solo per mettere a norma le gallerie gestite dal Cas che si trovano quasi totalmente sulla A20 servirebbero 400 milioni di euro e non abbiamo questi fondi».

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