Il gip del Tribunale di Messina, Simona Finocchiaro, su richiesta dei magistrati della Procura distrettuale antimafia Fabrizio Monaco e Francesco Massara, ha disposto l’integrazione di un sequestro preventivo di beni immobili, stimati per un valore complessivo di 500 mila euro, nei confronti del barcellonese Salvatore Iannello, 42 anni, attualmente detenuto in regime di 41 bis, per le ipotesi di accusa di aver fatto parte di una “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e di “trasferimento fraudolento di valori” e della moglie, Concetta “Ketty” Imbesi, 31 anni, anche lei di Barcellona, coinvolta nella stessa inchiesta e destinataria di misura cautelare nell’operazione antimafia eseguita il 25 giugno 2024.
Ad eseguire l’integrazione del sequestro preventivo di ulteriori beni, che si aggiunge al folto elenco dei beni sequestrati nello stesso giorno in cui i coniugi furono arrestati, sono stati i carabinieri della Compagnia di Barcellona, al comando del capitano Ivan D’Errico. Infatti, il sequestro riguarda denaro contante per una somma di 51 mila euro, trovata nella disponibilità di marito e moglie, già all’atto dell’esecuzione dell’operazione del 25 giugno 2024. Oltre alla somma in contante, che formalmente non sarebbe stata computata nel precedente sequestro, il provvedimento di sequestro ha riguardato diverse particelle di terreni, sette in contrada Bastione, via Saia Case Bianche, ed un ottavo terreno nella contrada Sant’Antonio. Tra i beni sequestrati vi sarebbero anche due abitazioni ed un magazzino, la cui ubicazione non è stata specificata. Il nuovo sequestro, disposto con l’ordinanza della giudice delle indagini preliminari Simona Finocchiaro, è scaturito dagli ulteriori accertamenti patrimoniali.
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