Si sono svolti ieri, con inizio alle 9.30, per concludersi nel tardo pomeriggio, gli interrogatori di garanzia in presenza e in videoconferenza dinanzi al gip del Tribunale di Messina Salvatore Pugliese e alla presenza dei sostituti procuratori della Dda Francesco Massara, Fabrizio Monaco e Antonella Fradà, per i 15 destinatari delle misure cautelari eseguite all’alba dello scorso 14 gennaio dalla polizia a seguito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia peloritana, per i reati di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, peculato per sottrazione di denaro destinato allo Stato, trasferimento fraudolento di valori, violazione della pubblica custodia di cose e sottrazione di cose sottoposte a sequestro, con l’aggravante del metodo e della finalità mafiose.
Numerosi gli indagati che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre altri hanno reso dichiarazioni a loro discolpa. Uno dei primi chiamati a presenziare all’interrogatorio di garanzia, Natale Antonino De Pasquale, 44 anni di Barcellona, dallo scorso 14 gennaio sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere nella casa circondariale di Siracusa, difeso dall’avv. Giuseppe Cicciari, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Subito dopo, è stato accompagnati dal nucleo di Polizia penitenziaria davanti al gip del Tribunale di Barcellona Giuseppe Caristia, per la convalida di una seconda misura.
L’uomo, infatti, all’atto della notifica del provvedimento, avvenuta poco prima dell’alba di martedì scorso nella sua abitazione di Stretto Zigari, a seguito della perquisizione operata dagli agenti della polizia di Stato, ha subito un ulteriore arresto in flagranza di reato, in quanto nascondeva in casa una pistola con marca e matricola abrasa, oltre a 14 proiettili di calibro 3,80. Per questo, De Pasquale, che era tra coloro che lavoravano nel centro di autodemolizioni “Bellinvia” del quale la famiglia di Salvatore Ofria è stata sempre a capo nella gestione, è dovuto comparire dinanzi al gip del Tribunale di Barcellona. E De Pasquale, così come aveva fatto durante l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, nel convalidare l’arresto, si è riservato di decidere sulla misura cautelare da applicare all’uomo che nello stesso giorno ha collezionato due arresti per due diversi reati. L’arma e i proiettili sono stati sequestrati e inviati ai laboratori del Ris affinché sia effettuata perizia balistica.
Caricamento commenti
Commenta la notizia