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Il waterfront di Messina protagonista alla Biennale di Venezia. Falzea: "Questa è la strada giusta"

Il progetto vincitore del concorso per le aree comprese tra l’Annunziata e il Boccetta sarà esposto al Padiglione Italia

Il nuovo lungomare di Messina «è un assaggio della prossima Biennale». Il progetto coordinato da Guendalina Salimei, curatrice del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2025, punta a ricostruire il rapporto tra la città peloritana e il mare. Un concorso fotografico internazionale che invita fotografi di tutto il mondo a catturare l'essenza dell'Architettura contemporanea. Ispirato all'opera del celebre fotografo portoghese Luis Ferreira Alves, il concorso cerca immagini che esplorino il dialogo tra uomo e spazio.
A Messina, nell’area compresa tra i torrenti Boccetta e Annunziata, sarà realizzato un importante intervento di riqualificazione affacciato sul mare. Le linee guida del progetto per il nuovo waterfront di Messina nascono dalla maglia urbana esistente, intrecciandosi per ridefinire volumi e percorsi e incorniciare affacci suggestivi sullo Stretto. Un parco lineare unisce monumenti storici e nuovi spazi: l’ex Irrera a Mare, nel cuore dell’ex quartiere fieristico, diventerà un cinema all’aperto, mentre una grande piazza con giochi d’acqua collegherà la chiesa di Porto Salvo alla promenade della Nuova Marina. Troveranno spazio strutture per il turismo, come alberghi, ristoranti e negozi di artigianato, grazie al potenziamento di rampe e scalinate di accesso che rendono possibile uno sviluppo a diverse quote. Il masterplan include inoltre una pista ciclabile, che fa parte di un piano più ampio di introduzione di percorsi ciclopedonali sul territorio. Tra fontane e specchi d’acqua, Messina riabbraccerà l’elemento marino anche nelle sue strade, e con questo intervento, punta a ricostruire il rapporto tra la città e il mare. «La centralità di questo rapporto strutturale che incide sull’identità e sull’equilibrio ambientale del Paese è stata a lungo trascurata», sottolinea la stessa Guendalina Salimei in occasione della nomina per la curatela del Padiglione Italia.
Il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Messina, Pino Falzea, si dice particolarmente soddisfatto: «Quando si fanno i concorsi di progettazione, i risultati possono essere sorprendenti. L’Ordine degli architetti e l’Autorità di sistema portuale dello Stretto consegnano alla città una occasione straordinaria. Adesso, con il Sindaco Federico Basile e il Comune di Messina, il Concorso per le aree strategiche degli ex Granai, Casa del portuale, Mercato ittico. Architettura, bellezza, qualità dell'abitare, avanti così e Messina ritornerà bellissima».

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