Caterina Pappalardo tra qualche giorno avrebbe avuto il ruolo di volontaria con i bambini alla Basilica di S. Antonio di Messina
Tutta la Basilica di Sant’Antonio è stretta nel dolore per tragica sorte toccata a Caterina Pappalardo, fedele frequentatrice della chiesa che collaborava anche con la mensa di Sant'Antonio. Aveva un gruppo di amiche con cui da ormai tanti anni animava le attività della comunità religiosa, leggeva la Parola, partecipava assiduamente alle tante missioni che Sant’Antonio porta avanti. Mantenendo sempre molto riserbo sulla propria vita personale e familiare, Caterina non accennava mai a problemi propri o del figlio. Di lui – così come hanno raccontato anche altri conoscenti – non parlava quasi mai. «Siamo scossi, appena abbiamo saputo della tristissima e terribile notizia della sua morte, avvenuta in modo così violento per mano del figlio, siamo rimasti anche noi sbalorditi» ha dichiarato padre Mario Magro, il rettore della Basilica. La signora Caterina era una figura molto amata nella comunità parrocchiale: «Non ho mai avuto l’occasione di parlarle personalmente, ma la conoscevamo tutti, era una donna religiosa, molto disponibile e generosa». Il coinvolgimento di Caterina nella vita della parrocchia andava ben oltre la semplice partecipazione alle celebrazioni. Padre Mario ha ricordato anche che «tra qualche giorno avrebbe ricevuto il ruolo di volontaria con i nostri bambini». Caterina era insomma una figura che rappresentava un esempio di dedizione e altruismo, capace di conquistare la stima e l’affetto di molti. La tragedia che l’ha colpita ha lasciato sgomenta tutta la comunità. Con le sue parole e la voce rotta padre Mario ha, infatti, voluto esprimere un dolore collettivo: «È stato un macigno terribile, una tristezza immane». Di fronte a questa perdita, la risposta di Sant'Antonio è e sarà la preghiera. Padre Mario ha voluto rivolgere un pensiero per Caterina, chiedendo a Dio di accoglierla nel Suo regno: «Non possiamo fare altro veramente che rivolgere le nostre suppliche a Dio perché possa accoglierla nel regno dei beati, dei celesti». Infine, padre Mario ha espresso parole di speranza e perdono nei confronti del figlio, reo confesso del’omicidio. «Speriamo che il Signore possa perdonare questo figlio che ha compiuto un gesto terribile». Tutta la Basilica di Sant’Antonio, che tante volte l’ha vista impegnata con entusiasmo e altruismo, oggi si stringe in un abbraccio collettivo, certa che nella preghiera, in ogni attività della comunità, l’eredità spirituale di Caterina continuerà a vivere.