Non è il tema sollevato dalle scritte in questione: è l’assurdità del gesto. Con la solita vernice spray rossa, chi sostiene che “Gaza è Auschwitz con le telecamere” o invoca “La rivolta dei detenuti” e vorrebbe dar “fuoco ai Cpr e a ogni galera”, non è un intrepido combattente in nome dei diritti civili e sociali, contro la guerra, contro il genocidio nei confronti della popolazione palestinese. No, chi ha imbrattato l’edificio che si affaccia su piazza Immacolata di Marmo, a un passo dalla Cattedrale (si tratta del retro dell’immobile di proprietà dell’Inps), è semplicemente un idiota, o un imbecille. Scegliete voi l’aggettivo. Si tratta, in ogni caso, dell’autore (o degli autori) di un atto vandalico, il quale dovrebbe, a sue spese, cancellare quelle scritte e ripristinare le condizioni originarie di quel prospetto. E speriamo che le telecamere della zona aiutino a individuare il responsabile di questo gesto.
Messina, tornano in azione i vandali delle scritte con lo spray. Imbrattato un palazzo storico del centro
L’edificio che dà su piazza Immacolata di marmo confinante con la Galleria INPS
Caricamento commenti
Commenta la notizia