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Maltempo alle Eolie: devastato il lungomare a Canneto, danni al porto di Filicudi

La notte di mareggiata tra domenica e lunedì ha causato danni alle strutture e fatto temere gli effetti devastanti subiti nel 1981. A Ginostra black out di 12 ore

È stata, quella a cavallo tra domenica e ieri, una notte da incubo nella frazione Canneto dove il vento e il mare in tempesta l’hanno fatta da padroni, tenendo in apprensione gli abitanti e richiamando alla memoria dei più anziani la tremenda mareggiata del 21 gennaio 1981 che provocò danni rilevantissimi ed il cedimento di strutture e abitazioni ubicate in prossimità della Marina Garibaldi.
I marosi, superando il muraglione di protezione, hanno invaso tutto il lungomare da Unci a Calandra, rendendolo intransitabile, in quanto “ostaggio”, in tutta la sua ampiezza, di acqua salmastra, sabbia e detriti. Le onde più lunghe, in alcuni punti, sono penetrate all’interno degli immobili al piano terra, causando, per fortuna, solo lievi danni. Ingenti, invece, quelli causati al muraglione, di recente costruzione, che separa la spiaggia dal marciapiede e dall’arteria stradale: ampi tratti sono stati letteralmente abbattuti sul marciapiede e sulla strada. Parzialmente divelto l’asfalto anche nella zona di Calandra, e ulteriori danni si sono registrati nel piccolo parco giochi della frazione.
Adesso il mare si è placato ma l’immagine che, ieri mattina, è apparsa ai cittadini è stata quella di un borgo in ginocchio, con considerevoli danni e con tutta una serie di criticità da affrontare per un minimo ritorno alla normalità. Intransitabile il lungomare, dove, nelle more di quello definitivo, si è disposto un intervento immediato. Il traffico è stato “dirottato”, per diverse ore sulla via Cesare Battisti, dove, tra non poche difficoltà, anche a causa delle auto parcheggiate dei residenti, si è istituito il senso unico alternato. Altri danni, causati dai marosi, si sono registrati anche nella struttura portuale di Filicudi, dove sono stati divelti i parabordi che consentono l’approdo degli aliscafi ed è stata scardinata dalle onde un’ampia parte della pavimentazione. Al momento, i mezzi veloci operano nello scalo di Pecorini.
In ginocchio, ancora una volta, la piccola frazione di Ginostra, nell’isola di Stromboli, rimasta senza energia elettrica sino al primo pomeriggio di ieri, per oltre 12 ore. A causare il black-out sarebbe stata la pioggia che, caduta durante la notte, si è infiltrata in un punto della rete di distribuzione, sistemato in modo precario dopo l’alluvione dello scorso mese di ottobre e che, ogni volta che piove, va in tilt. Il ripristino dell’erogazione è avvenuto grazie all’intervento di tre tecnici, giunti in gommone da Stromboli. I ginostresi, in una nota a firma di Gianluca Giuffrè, coordinatore del comitato “Per Ginostra”, chiedono al sindaco e al prefetto, di intervenire celermente presso l’Enel per eliminare questa situazione di precarietà, che si manifesta ad ogni pioggia, attraverso un intervento definitivo che metta in sicurezza i punti critici nel quale i cavi risultano scoperti e volanti, oltre che pericolosi per l’incolumità dei passanti. Finalmente, ieri pomeriggio, sono ripresi i collegamenti marittimi a mezzo aliscafo con Ginostra, che erano stati interrotti per qualche giorno per via delle avverse condizioni meteo che non permettevano l’accosto ai mezzi di linea. Nella piccola frazione, durante l’inverno, spesso l’approdo è inagibile ed occorrerebbe intervenire con lavori di miglioramento della struttura per garantire una maggiore funzionalità ai fini della continuità territoriale. Peraltro, l’approdo risulta essere anche una preziosa via di fuga in caso di eventi eruttivi dello Stromboli che richiedano una pronta evacuazione. I residenti, proprio nei giorni scorsi, hanno sollecitato chi di competenza a provvedere al ripristino del muro paraonde della testata del molo delle navi che è andato distrutto nell’ultima mareggiata di dicembre e a provvedere alla manutenzione del pontile in ferro degli aliscafi.

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