
Si sono date appuntamento sabato nella scuola che le ha viste per anni compagne e amiche, le ex allieve dell’Istituto S. Anna come gesto spontaneo di gratitudine verso una storia e un luogo significativi per la collettività, appena saputo che a giugno le suore della Congregazione Figlie di S. Anna, fondata dalla beata Anna Rosa Gattorno, lasceranno Messina e l’istituzione scolastica gestita per tanti decenni.
Fino a quest’anno al S. Anna, dove risiedono suor Anna Concetta e suor Anna Antonietta D’Agostino, sono attive la scuola dell’infanzia e quella primaria, ma in passato erano presenti scuole materna, elementare, media, magistrale e liceo classico, dove affluivano studentesse da tutta la provincia. La città da anni è depauperata di storiche istituzioni scolastiche ed educative con una forte valenza culturale, sociale e religioso per tante generazioni di messinesi. Così è accaduto per gli Istituti salesiani del S. Luigi, Domenico Savio, e, ultimamente, del Don Bosco. Un’emorragia che sembra non avere fine e chiudere pagine di storia cittadina.
Il gruppo del S. Anna si è riunito ieri mattina, su idea della signora Agata Melluso Topazio, a cui hanno prontamente aderito tante ex allieve partecipando ad una S. Messa celebrata da mons. Angelo Oteri. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcune di loro, come Maria Pizzino Falzea che ci ha raccontato come l’istruzione e la formazione ricevute siano state importanti: «È stata un’esperienza fondamentale per me, qui ci sentivamo libere di esprimerci, le suore non sono mai state oppressive ci hanno sempre consentito di crescere pienamente, loro erano molto avanti, avevano mentalità aperta e moderna».
Così anche per Maria Teresa Taviano: «Il ricordo di quegli anni è vivo, qui sono stata allieva e poi insegnante alle medie e al Magistrale, una bella scuola per donne con insegnanti donne e una storia per cui ci rattrista il pensiero che finisca». E sono tanti i ricordi che rivivono tra quelle mura, in quei corridoi, ci dice l’ex allieva, dalle medie al liceo classico, Amalia Cesareo: «È una gioia rivedere oggi la terrazza, le cucine, le aule e la cappella dove c’era un bellissimo soffitto blu con le stelle dipinte, dove abbiamo ricevuto la prima comunione e la cresima e il gesuita padre Scimè teneva gli esercizi spirituali».
Mons. Oteri ha espresso i sentimenti di ringraziamento di tutte per le suore che hanno loro elargito una forte formazione scolastica e spirituale e ha chiesto di pregare per le vocazioni di coloro che si consacrano a Dio facendo un bene immenso alla Chiesa, come è successo per la nostra città dove «sono state tante le famiglie religiose che mons. Angelo Paino chiamò a Messina arricchendola con carismi e operosità».
La congregazione delle Figlie di S. Anna venne fondata da Rosa Maria Benedetta Gattorno ( 14 ottobre 1831-6 maggio 1900), appartenente ad un’agiata famiglia genovese, sposa e vedova, con tre figli e poi chiamata alla consacrazione religiosa, allargando in un certo senso la sua maternità ad una sfera più grande. Donna forte, coraggiosa fu spinta dallo stesso Papa di Pio IX a proseguire l’opera a cui era stata chiamata. Si consacrò, fondò una nuova famiglia religiosa con connotazione missionaria, che si diffuse in tutto il mondo. Già dalla fondazione le Figlie di S. Anna avevano un’attenzione particolare verso gli adolescenti e giovani, a cui assicuravano istruzione, educazione e avviamento al lavoro, con l’istituzione di asili nido, scuole maschili e femminili, “per ricevere una completa e sana educazione fisica, intellettuale, morale e religiosa” e tanti altri servizi di aiuto a poveri, infermi, orfani. Alla morte della Madre che aveva assunto il nome di Anna Rosa (tutte le sue suore ricevono il nome Anna), la Congregazione contava quasi 4000 suore in 368 case. Lei, esattamente 100 anni dopo la morte, fu beatificata da papa Giovanni Paolo II, il 9 aprile del 2000.
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