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Personale adeguato alle esigenze, la Fials difende il Cutroni Zodda di Barcellona

Barcellona, dopo le polemiche esplose nei giorni scorsi anche tra sindacati. «Chi può avere interesse, e perché, a far chiudere un ospedale?»

L'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona

Gli attacchi dei giorni scorsi contro il presunto, ed inesistente, esubero di personale infermieristico all’ospedale di Barcellona, hanno generato la dura reazione del sindacato Fials che, col segretario generale Domenico La Rocca ed il segretario della rappresentanza sindacale aziendale dell’Asp Aldo Lo Presti, ha affermato che non vi è «nessun esubero, ma è presente personale adeguato alla pianta organica vigente».
«Nei giorni scorsi, con pubbliche dichiarazioni – sostengono in una nota a firma congiunta La Rocca e Lo Presti -, sono stati puntati i riflettori sull’ospedale di Barcellona, definendolo “presidio di clientele e di sprechi”». Definizione gratuita che la Fials non accetta. Così come non accetta il testo che afferma che «gli interventi da parte di organismi politici e sindacali in cui le realtà virtuose, che hanno prodotto risultati positivi nell’assistenza sanitaria, vengano strumentalizzati come esempi negativi da criminalizzare e forse annientare». Tutto ciò avviene ai danni «degli operatori della sanità che devono, e vogliono, lavorare in condizioni ottimali ed essere gratificati anziché aggrediti. Per non saltare i riposi e poter usufruire normalmente delle ferie e non essere continuamente spremuti, negli ospedali dove si registrano carenze si assuma nuovo personale, senza aggredire chi lavora e rispetta quanto previsto dalla pianta organica per fornire servizi adeguati agli assistititi».

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