Il grande Giubileo della Speranza si è aperto a Messina come in tutte le diocesi. Su Rtp è stata trasmessa la diretta del rito iniziato nella concattedrale del SS. Salvatore con la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni passi della Bolla di indizione giubilare “Spes non confundit”.
Il rito
Duemila fedeli, o forse di più, provenienti da tutto il territorio diocesano di Messina e provincia, Isole comprese. Sono i pellegrini di speranza che hanno varcato la porta della Cattedrale. Si è aperto oggi nella diocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela come in tutte le altre diocesi il Giubileo ordinario 2025. Un corteo fitto ma composto che dalla concattedrale del Santissimo Salvatore all'Archimandritato è giunto a piazza Duomo accompagnando il grande Crocifisso simbolo dell'Anno Santo. A reggere il peso materiale e simbolico della Croce otto gruppi di dieci persone che si sono alternate, fino ai giovani che lo hanno portato dentro la Cattedrale dove è stato intronizzato. Sacerdoti, religiose e religiosi, diaconi, consacrati e fedeli laici organizzati in gruppi sono giunti sin dalle prime ore del pomeriggio, scortati dalle Forze dell'Ordine e dai volontari delle associazioni di Protezione civile. Hanno ottenuto così l'indulgenza plenaria, la stessa che lungo tutto l'anno ogni pellegrino potrà ricevere entrando nella Cattedrale e nelle concattedrali del SS. Salvatore, di Lipari e di Santa Lucia del Mela, oltre alle basiliche maggiori e ai santuari diocesani che diventeranno luogo di pellegrinaggio in occasione della festa patronale. L'arcivescovo Giovanni Accolla che ha presieduto il rito, richiamando il valore del Giubileo della Speranza, "un vero atto di conversione della nostra vita, che deve essere arricchito dal desiderio di incontrare i fratelli più bisognosi, intrecciando con loro relazioni di giustizia e di pace attraverso le opere di misericordia spirituali e materiali".
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