
Una famiglia di Messina composta da marito, moglie, cugino e nipote, è stata denunciata alla magistratura per attività illecite di smaltimento rifiuti. L'operazione è stata condotta dalla Polizia Municipale, sotto la direzione del comandante Giovanni Giardina, grazie all'intervento del reparto Ambientale, coordinato dagli ispettori Cosimo Peditto e Giacomo Visalli.
Il gruppo, con base nella zona sud della città, aveva avviato un’attività di sgombero di appartamenti, ma invece di smaltire i rifiuti nei luoghi autorizzati, li trasportava e li abbandonava illegalmente in Vico Pennisi, un'area di Larderia già nota per precedenti reati ambientali. In particolare, la famiglia ha scaricato rifiuti all’interno di un canale di scolo delle acque meteoriche, compromettendo il corretto funzionamento del sistema di drenaggio. Per questo intervento, la famiglia aveva ricevuto 1800 euro per liberare l'appartamento di un'anziana defunta, su richiesta dei suoi parenti ignari delle pratiche illecite.
I trasporti illeciti avvenivano durante le ore notturne, quando il furgone carico di mobili, elettrodomestici, materassi e altri rifiuti poteva passare inosservato. Tuttavia, le telecamere comunali di riconoscimento targhe, installate nell’ambito del sistema di videosorveglianza cittadino, hanno registrato il passaggio del veicolo, consentendo agli agenti a intervenire. La famiglia operava in modo sistematico, contattando i clienti tramite i social network.
Durante l'operazione non sono mancati momenti di tensione, con uno dei soggetti che è stato denunciato anche per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Il furgone utilizzato per il trasporto dei rifiuti è stato posto sotto sequestro, così come l'area di Vico Pennisi dove i rifiuti venivano accumulati. L’area di Vico Pennisi sarà bonificata nei prossimi giorni con il consenso della procura.
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