Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Celebrazioni per l’Abbazia di Santa Maria di Mili: 933 anni di fede e storia

Sono trascorsi 933 anni dalla fondazione dell’abbazia di S. Maria di Mili, tra le più antiche testimonianze dell’architettura religiosa normanna della Sicilia. La comunità guidata dal parroco don Nunzio Triglia ha voluto celebrare questo momento raccogliendosi in preghiera e intonando l’Akatistos, antico inno di lode orientale dedicato alla Vergineche si cantava stando in piedi (akatistos in greco vuol dire “non seduto”). Proprio il 10 dicembre del 1091, il Conte Ruggero il Normanno firmò il documento con cui si istituiva l’abbazia di Mili, dedicata alla Vergine Maria, affidandola al primo abate Michele e ai monaci di lingua e rito greco che vivevano sul territorio. L’Akathistos è risuonato tra le mura dell’abbazia di S. Maria dopo più di un secolo da quando, nel 1866, le Leggi eversive disposero la chiusura del monastero e la cacciata dei monaci. I fedeli hanno pregato e cantato davanti alla nuova icona donata da don Giuseppe Triglia, che ha concelebrato insieme al confratello Pino Gentile, benedetta per l’occasione. Al termine del canto e della preghiera, spazio a una breve commemorazione storica con la lettura del diploma con cui il Conte Ruggero il Normanno fondò nell’anno 1091 l’abbazia di S. Maria di Mili. Un luogo di devozione che lega tutti gli abitanti della vallata di Mili San Pietro, inserito più volte negli itinerari delle Giornate Fai e nelle Vie dei Tesori. A tal proposito il parroco ha voluto lanciare un appello alle istituzioni competenti affinchè possano rendere il luogo facilmente accessibile: “sarebbe utile risistemare la scalinata e metterla in sicurezza per tutti i fedeli e i tantissimi visitatori che vi accedono”, ha detto don Nunzio Triglia. Si deve all’impegno costante del Coordinamento associativo per la tutela della Chiesa Normanna guidato dal prof. Sebastiano Busà, se questo luogo è stato restituito alla fruizione.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia