Scene di liti violente immortalate, come spesso capita, da quanti assistono e poi veicolate rapidamente sui social.
Questa volta non schiaffi e capelli tirati tra ragazzine, ma botte tra due giovani stranieri, entrambi maggiorenni, con il coinvolgimento di un terzo, tra i tavoli e le sedie di un locale di Via I Settembre. Il video gira da ieri ma i fatti dell’ennesimo episodio di violenza giovanile risalirebbero alle prime ore della notte tra venerdì e sabato. Vari arredi dell’apprezzato locale, ubicato tra le centralissime vie Battisti e Garibaldi sono stati gravemente danneggiati nella prima parte della violenta lite che, evidentemente, non è stata ripresa a partire dal suo inizio. Nel filmato si intravede un fuggi fuggi, e si sente qualche commento, mentre un giovane, brandendo una sedia, cerca di farsi spazio e, poi colpisce un altro ragazzo. Il video, diffuso ieri e diventato virale, è al vaglio degli inquirenti, in particolare della Polizia di Stato che sull’episodio già indagava dalla notte di venerdì, per ricostruire al meglio l’intero quadro dei fatti e delle responsabilità.
Secondo quanto fin qui delineato, poco prima dell’una di notte di venerdì scorso una pattuglia della sezione Volanti è accorsa tempestivamente sul posto, lungo il tratto pedonalizzato di via I Settembre che conduce sino a via Garibaldi. Si tratta di una zona particolarmente frequentata nelle sere e le notti del fine settimana, sia per la sua centralità che per la sua ampia disponibilità di esercizi e locali di ristoro. I poliziotti, appena arrivati, sono riusciti ad individuare tre persone, due delle quali presentavano escoriazioni ed almeno una delle due sarebbe stata poi medicata in ospedale. Sulla base delle indagini svolte, i primi due maggiorenni sono stati denunciati alla Procura per l’ipotesi di reato di rissa. Sulla condotta di un terzo giovane, individuato dagli agenti, e che potrebbe essere stato coinvolto nell’episodio, sono tuttora in corso accertamenti. Certo è che l’episodio di violenza, oltre ad arrecare danni all’esercizio (estraneo alla vicenda) perché almeno uno dei due giovani ha sfogato tutta la sua rabbia anche sbattendo violentemente gli arredi del locale sul marciapiede, ha suscitato paura e preoccupazione in quanti, passeggiando nel centro storico, hanno avuto la sfortuna di assistervi. Probabilmente diverso è stato l’approccio alla lite e al danneggiamento da parte di chi, immancabilmente, ha scelto di divulgare, tramite i social più diffusi, la scena di violenza. Come sempre in questi casi, il video è entrato nei telefonini di centinaia di ragazzi. Sicuramente, se simile spettacolarizzazione è deprimente e rischia di produrre squallidi effetti emulativi, va anche detto che il filmato – immediatamente acquisito dalla Polizia – potrà essere utile per le indagini.
Negli ultimi tempi a Messina, come in quasi tutte le città italiane, giovani di varia età, maggiorenni e minorenni, si sono resi protagonisti di liti per futili motivi, che sono scoppiate a seguito dell’immancabile parola ritenuta un’offesa. Ed hanno dato l’occasione di girare e postare video allarmanti, non di rado con il compiacimento narcisistico di qualcuno dei videomaker o magari di qualcuno dei “protagonisti”. In linea generale, a parte le ipotesi di reato per tutti i tipi di violenza o di danneggiamento perseguibili da parte delle Procure competenti, la legge fornisce all’Autorità di pubblica sicurezza, anche deterrenti mirati, come l’avviso orale decretato dal Questore o il “Daspo Willy”, l’applicazione del divieto di accesso o di stazionamento nei locali pubblici o aperti al pubblico.
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