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La bancarotta dell’Ascom Finance: inflitti 6 anni all'ex deputato messinese Roberto Corona

Concluso il processo sulla parte messinese delle polizze false

Roberto Corona

L’inchiesta risale addirittura al 2010. E a distanza di quattordici anni è arrivata la sentenza di primo grado al processo per bancarotta a carico dell’ex deputato regionale messinese Roberto Corona, storico esponente della vecchia Dc messinese. Dopo la requisitoria dell’accusa, celebrata ad aprile scorso, e il lungo e complesso momento delle arringhe difensive, è stata decisa la sentenza per il troncone messinese del processo sulla bancarotta Ascom Finance (“Ascom Finance - Società cooperativa di garanzia collettiva Fidi scarl”), collegata alla Camera di Commercio. Un caso che negli anni scorsi fu al centro di un’inchiesta tra Messina e Roma per il “buco nero” sui bilanci che portò poi al fallimento.
A Roma si è concluso tutto già da un pezzo. Era il 2015, Corona fu condannato a 3 anni di reclusione dai giudici della quarta sezione penale. La sentenza è definitiva dal 2021. E a Messina, davanti alla sezione penale del tribunale presieduta dalla giudice Maria Eugenia Grimaldi, si è registrata una nuova condanna per l’ex esponente della Dc. I giudici hanno deciso a suo carico una pena globale a 6 anni, considerando la “continuazione” con quella di Roma, quindi si tratta in concreto di una condanna a 3 anni da “sommare” agli altri 3 anni inflitti nel 2015 dai giudici romani.
Ma c’erano anche altri imputati nel processo: l’ex deputato regionale Fabio Mancuso (a Roma patteggiò la pena di un anno e 6 mesi), l’ex presidente del CdA della Ascom Finance Vincenzo Musmeci, la segretaria romana Xenia Orlando Vinci, Domenico Consolo e infine Amedeo Musiani.
I giudici hanno condannato Mancuso a 3 anni e 10 mesi, anche qui in “continuazione”, in questo caso con il patteggiamento ratificato a Roma, e poi hanno assolto con la formula “per non aver commesso il fatto” Consolo, Musmeci e la Orlando Vinci. Con la riqualificazione del reato originario in una ipotesi meno grave hanno poi dichiarato la prescrizione per Musiani. Mancuso ha poi registrato una assoluzione parziale da un capo d’imputazione con la formula “per non aver commesso il fatto”, ed ancora sia Mancuso che Corona hanno registrato la prescrizione per altri reati contestati in origine. Per quanto riguarda le sanzioni accessorie, i giudici hanno deciso per Corona e Mancuso l’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e agli uffici direttivi per 3 anni, e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

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