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Ubriaco si sente male sulla Messina-Palermo, ma all'arrivo dei sanitari li aggredisce

Un 41enne che viaggiava con la patente scaduta in un’auto senza revisione. L'ha fermata ai margini della carreggiata nella galleria Calavà in direzione Palermo

Viaggiava in autostrada in stato di alterazione dovuta al consumo di alcol, con la patente scaduta alla guida di un mezzo sprovvisto di assicurazione, ed ha aggredito i sanitari del 118 giunti per prestare soccorso.
È successo nella notte tra domenica e ieri quando alla centrale operativa del 118 sono arrivate le segnalazioni di alcuni automobilisti che riferivano di un uomo in evidente difficoltà probabilmente a causa di un malore. Sul posto è immediatamente giunta da Brolo l’ambulanza “Delta 25”, con a bordo un medico e due operatori, un uomo ed una donna. Raggiunta l’auto ferma ai margini della carreggiata nella galleria Calavà in direzione Palermo, i soccorritori hanno trovato l’uomo, un 47enne originario della zona tirrenica, cosciente ma in evidente stato di ebbrezza. Alla vista dei sanitari si è improvvisamente scagliato contro di loro, inveendo verbalmente ed aggredendoli con calci e pugni. A quel punto è stata allertata la Polizia stradale con la pattuglia del distaccamento di Sant’Agata Militello che è intervenuta per calmare la situazione.
Eseguite le opportune verifiche sulle condizioni dell’uomo e gli accertamenti di rito, i poliziotti hanno quindi proceduto al ritiro della patente scaduta, ed al sequestro del mezzo sprovvisto di assicurazione e revisione.
Sull’aggressione subita dai sanitari che, concluso l’intervento, sono stati medicati al Pte portando regolarmente a termine il turno di servizio, intervengono quindi il Presidente della Seus 118 Sicilia Riccardo Castro ed il direttore della centrale operativa 118 macroarea di Messina, Fabio Parducci. «Indignazione e rabbia per l'ennesima vile aggressione ai danni degli operatori del 118 che rischiano la vita ogni giorno mentre con professionalità svolgono il loro dovere – sottolineano i dirigenti sanitari –. Siamo concretamente al fianco dei nostri operatori che ci rendono orgogliosi per la professionalità e lo spirito di sacrificio che mettono in campo salvando centinaia di vite».

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