
Sono trascorsi dieci giorni dall’ultima comunicazione del Genio Civile ai sindaci di Milazzo e Barcellona e da allora non si è mossa foglia per dare delle risposte alla comunità del comprensorio tirrenico che si ritrova, con il ponte Mela ancora in costruzione e la bretella chiusa, in ginocchio. Il collegamento tra i due principali comuni della provincia è diventato un calvario dopo la chiusura, all’inizio del mese del bypass.
Nei momenti di punta si parla di 45/50 minuti, il doppio rispetto al passato. A subirne le conseguenze anche chi vive nel piccolo centro di Merì. Sia coloro che lavorano a Milazzo, ma anche chi deve raggiungere Barcellona. Le file, nel tardo pomeriggio, nelle ore in cui avviene solitamente il rientro, arrivano anche ad Olivarella e sino a Botteghelle nel versante milazzese. Ma a protestare sono anche i titolari delle attività commerciali presenti sulla Statale 113. «Ormai è un incubo e rischiamo di chiudere per sempre visto che a parte lo smog delle auto non incassiamo più nulla – affermano -. Trascorrono le giornate solo guardando le file che si sommano continuamente. Abbiamo registrato dei cali consistenti dal punto di vista commerciale e un peggioramento della qualità della vita». I commercianti sono preoccupati non solo per quello che potrà accadere nelle settimane pre-natalizie, ma anche per la gestione delle emergenze. «Nei giorni scorsi abbiamo letto del problema dell’ambulanza – sottolineano – ma nessuno dice che noi residenti nel paese siamo “ostaggio” del caos viario che non permette di muoverci liberamente. Anche per spostarci da un lato all’altro del paese, in alcune ore conviene muoverci a piedi». Altre proteste giungono da coloro che percorrono il tratto autostradale Milazzo-Barcellona. Il mancato ripristino del pedaggio gratuito determina code ai caselli per consentire il pagamento e quindi altri rallentamenti con rampe di uscita che sono affollate di macchine già dalla corsia di decelerazione.
Ma è possibile – ci si chiede – che nessuno si interroghi su quella che rappresenta una vera e propria emergenza? È possibile che si accetti che tutto continui in queste condizioni sino a quando (non sapremo mai la data) il ponte sul torrente Mela tornerà funzionale? Crediamo che sia deplorevole ignorare esigenze dei cittadini, dei lavoratori dei commercianti e dei semplici avventori.

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