Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

Barcellona, la morte dell'allevatore Salvatore Chiofalo rimane un mistero: la Procura chiede l'archiviazione per i 4 indagati

I magistrati della Procura della Repubblica diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, i sostituti Emanuela Scali e Luca Gorgone, al termine di intense attività d’indagine, hanno richiesto al Gip l’archiviazione per quattro allevatori che risultano indagati fin dal 7 novembre 2022, nei confronti dei quali è stato ipotizzato il concorso in omicidio e distruzione di cadavere, per la sparizione e la soppressione del giovane allevatore di Barcellona, Salvatore Chiofalo, fatto scomparire a 32 anni nella mattinata del 27 agosto 2016 sulle alture della città, dove in contrada Migliardo è stata poi ritrovata dai carabinieri soltanto la carcassa del suo fuoristrada Toyota. La vettura incendiata dagli stessi autori dell'atroce delitto classificato, per le modalità utilizzate, “lupara bianca”. Infatti, il corpo del giovane fino adesso non è stato ritrovato. Ancora non si conoscono le ragioni della nuova richiesta di archiviazione alla quale i familiari della vittima, difesi dall’avvocato Giuseppe Lo Presti, hanno già annunciato che si opporranno. Le indagini erano state riaperte a seguito dell’opposizione presentata dallo stesso legale, difensore dei familiari della vittima in quanto sarebbero emersi nuovi elementi investigativi, oltre ad errori di trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Infatti, grazie alle indagini difensive svolte con l’ausilio di un consulente fonico sarebbero stati individuati dialoghi che nella prima fase delle indagini erano stati frettolosamente classificati come “incomprensibili”, tanto che si sarebbero profilati nuovi scenari relativi alle ultime ore in cui Salvatore Chiofalo era stato visto ancora vivo. Non è un caso che grazie alle nuove tracce emerse a seguito del supplemento di investigazioni sarebbero stati ricostruiti i percorsi e gli spostamenti che in quei giorni avrebbero effettuato gli stessi allevatori. Secondo quanto poi ipotizzato la stessa Procura inviò ai 4 indagati un avviso di comparizione per rendere interrogatorio in quanto sospettati e per questo indagati, dell’ipotesi di aver compartecipato al rapimento e alla soppressione del cadavere del giovane allevatore che aveva anche prestato soldi di cui richiedeva la restituzione.

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