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Università siciliane, aiuti per gli affitti dei fuorisede. Messina la città dove le matricole faticano di più a trovare un alloggio

Dal ministero due milioni per gli studenti degli atenei di Palermo, Catania e Messina

Una boccata d’ossigeno per gli studenti universitari fuorisede. Il ministero dell’Università e della Ricerca ha destinato agli atenei della Sicilia 2.185.958 di euro per sostenere le spese di affitto degli studenti per l’anno 2024.
Potranno usufruire del sostegno gli studenti con un Isee non superiore a 20.000 euro che non godono di altri contributi pubblici per l’alloggio. Gli atenei beneficiari sono l’Università degli Studi di Catania (1.042.378,23), a cui è andata la fetta più grossa, quella di Messina (213.969,46) e l’ateneo di Palermo (929.610,54). «Garantire un posto letto agli studenti fuori1sede - dice il ministro dell’Università e della eicerca, Anna Maria Bernini - significa attuare il diritto allo studio. Questo è un tema prioritario per il governo e una questione che ci sta particolarmente a cuore - conclude il Ministro - perché siamo consapevoli degli sforzi che le famiglie devono sostenere per consentire ai figli di studiare all’Università desiderata. Dobbiamo tutti essere al loro fianco».
Le risorse destinate dal Mur agli Atenei ammontano a 16 milioni di euro. Questo strumento affianca lo stanziamento di 880 milioni per le borse di studio. Un investimento record che dimostra l’impegno del Ministero nell’attuazione del diritto allo studio, così da ridurre le disuguaglianze e potenziare le opportunità formative del Paese. del diritto allo studio, così da ridurre le disuguaglianze e potenziare le opportunità formative del Paese.
Se non c’è una borsa di studio alle spalle, le spese per studiare lontano da casa sono notevoli. Si parte da almeno 19 mila euro a studente all’anno, e l’unico modo per mantenersi è ricorrere a prestiti da genitori, parenti o istituti di credito. Un’indagine di Kruk Italia (che da anni si occupa di tutta la filiera del credito) ha indagato su quanto le famiglie percepiscono lo studiare in una buona università come un’opportunità, come quantificano questa spesa e quanto prevedono di risparmiare. Secondo uno studio dell’Unione degli universitari, realizzato in collaborazione con i sindacati Sunia e Cgil Sicilia – dei 34mila studenti fuori sede nei tre atenei siciliani, il 40 per cento non è disposto a denunciare gli affitti in nero pur di restare nella città scelta per i propri studi. Il mercato nero degli alloggi per universitari nelle tre aree metropolitane dell’Isola supera la media nazionale ferma al 5,5 per cento: a Palermo sono irregolari il 18% degli affitti e il 15% a Catania. A Messina, città dove le matricole faticano di più a trovare un alloggio, solo un decimo degli appartamenti è in nero, ma cresce di più in proporzione alla domanda il caro affitti con un aumento del 14% rispetto all’anno precedente.

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