Ergastolo. È questa la richiesta della Procura avanzata a giudici e giurati in corte d’assise per Claudio Costantino, accusato di aver ucciso con una pistola 9x21 mai ritrovata il 2 gennaio del 2022, nei pressi di casa sua, in via Morabito, a Camaro San Luigi, due persone: il 31enne Giovanni Portogallo e dopo qualche giorno, in ospedale, anche il 35enne Giuseppe Cannavò, rimasto gravemente ferito. La requisitoria dei pm Marco Accolla e Roberto Conte è durata oltre un'ora per ricostruire quello che secondo l’accusa fu un duplice omicidio premeditato, per l'aggravante che è stata contestata un paio di udienze addietro.
Costantino ha sempre raccontato invece una sua versione dei fatti: "Cannavò e Portogallo si presentarono armati tutti e due e piombarono dentro casa mia, mi sono nascosto in uno sgabuzzino ed hanno cominciato a sparare, poi sono riuscito ad afferrare una loro pistola e ho reagito". Ed è questo il punto controverso dell'intero processo: se Costantino li stesse aspettando e si era preparato oppure se riuscì a reagire ad una spedizione punitiva, forse per fatti di droga, organizzata dalle due vittime. L'accusa è convinta del primo scenario: fu Costantino a dare appuntamento ai due a casa sua, e li aspettava solo. E delinea pure un movente, ma su questo non ha certezze, che potrebbe essere per fatti di droga.
Già un anno fa, a dicembre del 2023, quando sembrava già scritto l’epilogo, la corte presieduta dal giudice Massimiliano Micali con una lunga ordinanza delineata sulla scia dall’art. 507 c.p.p. “riaprì” completamente lo scenario del duplice omicidio, e ordinò tra l’altro una nuova perizia balistica e una nuova consulenza medico-legale sulle vittime. Alla richiesta del carcere a vita formulata dal pm Accolla si sono associate nei loro interventi successivi le legali di parte civile per i familiari delle due vittime, le avvocate Cinzia Panebianco e Angela Martelli. Alla prossima udienza, già fissata a dicembre, sarà il giorno della difesa per i legali di Costantino, il prof. Carlo Taormina e l’avvocato Filippo Pagano.
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