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Tutti i numeri dell'economia messinese: i dati contrastanti del commercio

Al 30 settembre 2024, le imprese registrate nella provincia di Messina risultano essere 62.930, di cui il 76 % attive (47.868), con un tasso di crescita annuale composto pari a -0,14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il III trimestre si chiude con un saldo positivo di + 135. Continua a soffrire, però il Commercio che, che pur rappresentando il primo settore dell’economia messinese con il maggior numero di aziende (16.994) e con un’incidenza pari al 30,6% sul totale delle imprese registrate, registra nell’ultimo trimestre un ulteriore saldo negativo, con una diminuzione delle imprese pari a 69 unità. Calano anche le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (meno 16), dell’Agricoltura e delle attività collegate (meno 15) e del settore manifatturiero (meno 12). Di contro, i settori Ateco che registrano un lieve saldo positivo sono quelli delle Costruzioni (+15) e delle attività immobiliari (+4).
Sono questi i dati elaborati dall’Ufficio Statistica dell’Ente camerale e presentati ieri mattina dal presidente Ivo Blandina e dalla segretaria generale Paola Sabella, in una giornata particolarmente importante per la Camera di Commercio di Messina, in occasione dell’inaugurazione del salone della Borsa, dopo i lavori di restyling. È tornato al suo splendore un vero e proprio gioiello architettonico, quello progettato dal messinese Camillo Puglisi Allegra, cuore del Palazzo di piazza Cavallotti, che è uno dei simboli della Messina ricostruita dopo il terremoto del 1908 e i danni provocati dalla seconda Guerra mondiale.
Giorno di festa, dunque, al quale sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale alle Attività produttive, Edi Tamajo, la prefetta Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile con l’assessore Massimo Finocchiaro, le autorità civili e militari. «Quello della Camera di Commercio è, certamente, uno degli edifici più rappresentativi della Messina post terremoto – ha esordito il presidente Blandina – che rievoca i fasti di una città antica e importante, crocevia di storia e di cultura millenaria. Il Palazzo custodisce pregevoli opere d’arte e sale eleganti, tra le quali il salone della Borsa, i cui lavori si conclusero nel 1934. Oggi, questo luogo di pregio torna a nuova vita, grazie ai lavori di restauro eseguiti. In linea con la visione strategica dell’Ente, il progetto ha individuato nel salone la realizzazione di un centro espositivo per i prodotti di eccellenza della provincia, punto di riferimento delle aziende del territorio messinese».

L’opportunità di avere la presenza di enti e istituzioni è stata colta da Blandina proprio per una riflessione ad alta voce sui dati che sintetizzano lo stato dell’arte dell’economia provinciale e cittadina. Dati elaborati attraverso la “dashboard” interattiva, commissionata a Infocamere, per il monitoraggio dell’economia e del lavoro e la visualizzazione di informazioni sintetiche e statistiche sulle dinamiche del sistema produttivo e imprenditoriale. Blandina si è anche soffermato sull’iter dei progetti strategici che la Camera di commercio sta portando avanti per lo sviluppo economico della provincia, anticipando che, nell’ambito del progetto Mirabilia, il prossimo anno l’Ente camerale organizzerà alle Isole Eolie l’evento “Malvasie senza confini”, «finalizzato a promuovere e valorizzare il percorso tipicamente mediterraneo relativo alla coltivazione della vite e, in particolare, dei vitigni Malvasia e della loro espressione identitaria. Un’iniziativa volta a promuovere l’eno-turismo legato alla Malvasia, un vino che rappresenta un patrimonio culturale e storico di grande valore. Saranno organizzate visite ai vigneti e degustazioni guidate, scoprendo i diversi vitigni di Malvasia e le loro peculiarità, con la possibilità di interagire direttamente con i produttori e comprendere il processo di coltivazione e vinificazione».
«Inaugurare il salone della Borsa, opera di un grande architetto come Puglisi Allegra, è motivo di orgoglio per tutta la comunità messinese e per la Sicilia – ha dichiarato l’assessore regionale Tamajo –, questo spazio rappresenta un punto di riferimento storico e culturale per il nostro territorio e una testimonianza dell’eccellenza della nostra architettura. Restituire alla città questo luogo, significa ridare valore alla nostra identità e al nostro patrimonio, creando al contempo nuove opportunità per eventi e iniziative economiche e culturali. La riqualificazione di questo edificio storico va oltre la sua valenza artistica: rappresenta un impegno concreto per promuovere e sostenere la crescita economica e il dialogo con il mondo produttivo. Il salone della Borsa potrà diventare un centro per le attività imprenditoriali, gli scambi e le collaborazioni che rafforzano il tessuto economico della città. Il lavoro della Camera di commercio di Messina è cruciale per il rilancio e la competitività di questa provincia – ha aggiunto l’esponente della Giunta Schifani –. Come Regione, continueremo a sostenere iniziative che promuovono il tessuto economico del territorio e migliorano la qualità della vita di cittadini e imprenditori».
Tornando ai numeri, si diceva del calo del Commercio. Le imprese registrate in provincia sono complessivamente 16.944; nel terzo trimestre del 2024 ci sono state 54 iscrizioni e 123 cessazioni, con un saldo negativo di meno 69. Gli addetti in totale sono 31.943. Nel capoluogo, le aziende registrate sono 6.239, 18 le iscrizioni, 45 le cessazioni (meno 27 il saldo negativo). Gli addetti al Commercio in città sono 11.563.
L’Industria – che comprende le costruzioni, le attività manifatturiere, le forniture di energia elettrica e gas, di acqua e reti fognarie – vede un incremento, seppur piccolo, di registrazioni di imprese e di addetti. In provincia, sono 13.729 le ditte, 75 le nuove iscrizioni nel trimestre, 73 le cancellazioni, 37.804 le persone che operano in questi settori. Nel Comune capoluogo, 4.121 le imprese, 9.191 gli addetti.

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