Si scrive “Interventi a tutela e salvaguardia dell’habitat prioritario 1150 Lagune costiere e della biodiversità della Riserva naturale orientata Laguna Di Capo Peloro”. Si legge “Lavori finalizzati a un migliore convogliamento delle acque”, per evitare i frequenti allagamenti che rendono difficoltoso transito veicolare e passaggio pedonale in via Consolare Pompea. L’assessora del Territorio e dell’ambiente Giusi Savarino ha firmato il decreto con cui si dispone concluso con «parere motivato favorevole» il procedimento di Valutazione di incidenza ambientale in relazione alle opere presentate dal Comune di Messina. Ma sulla scorta della precedente risoluzione della Commissione tecnica specialistica, pone prescrizioni: «Al fine di arrecare il minor disturbo possibile all’avifauna, il proponente dovrà elaborare un cronoprogramma dei lavori che preveda il differimento temporale delle lavorazioni producenti maggiori polveri e rumore rispetto al periodo riproduttivo e al periodo di maggiore concentrazione del flusso migratorio delle specie di avifauna di interesse comunitario, corrispondente grossomodo alle due finestre temporali che vanno da marzo a giugno e dalla seconda metà di agosto alla prima metà di settembre, il deposito temporaneo dei materiali provenienti dalle lavorazioni di demolizione e delle opere da realizzare potrà interessare esclusivamente le aree di sedime delle opere e comunque aree già pavimentate»: quanto al trattamento delle acque di prima pioggia, Palazzo Zanca «dovrà prevedere anche l’inserimento del trattamento della disoleazione»
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