Ha chiesto il giudizio abbreviato per avere lo “sconto” di pena il professore 36enne Giulio Chiofalo, che insegnava presso l’Istituto superiore “A. M. Jaci”, arrestato nel 2023 dai carabinieri della Pg della Procura per gli incontri sessuali con alcuni studenti. Ieri mattina il docente è comparso davanti al gup Eugenio Fiorentino in apertura dell’udienza preliminare e il suo legale, l’avvocato Salvatore Silvestro, ha formalizzato la richiesta del rito alternativo. Poi tutto è stato rinviato a gennaio per gli interventi di accusa, difesa e parti civili. Nel procedimento si sono poi costituiti come parte civile i tre studenti molestati, che sono rappresentati dagli avvocati Massimo Rizzo, Tancredi Traclò e Antonello Scordo. Per la Procura c’era in udienza la pm Giorgia Spiri, mentre l’indagine fu coordinata a suo tempo dal pm Roberto Conte. L’indagine prese il via ad ottobre del 2023, dopo la denuncia della madre di uno studente di 17 anni, che si era accorta di qualcosa di strano nel comportamento del figlio, e soprattutto della sua improvvisa disponibilità economica e dei parecchi regali ricevuti. Dalle indagini condotte dai carabinieri della Pg emerse che sin dal 2022 Chiofalo ebbe rapporti sessuali con il giovane in cambio di denaro e regali.