Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha chiesto una nuova dichiarazione di Stato di emergenza nazionale per l’intero territorio di Stromboli (rilanciando la richiesta già avanzata per Ginostra) allo scopo di raggiungere il traguardo della messa in sicurezza dell’isola con maggiori strumenti e celerità.
Ricordiamo che l’emergenza, conseguente all’alluvione del 2022, di cui Gullo era commissario straordinario, si è chiusa lo scorso 31 agosto e si è adesso nella fase di passaggio alla gestione ordinaria, che comporta il completamento degli interventi avviati.
A tal proposito ieri, alla Camera dei Deputati, è stata approvata la mozione presentata dai deputati del Pd con la quale si chiede di «adottare urgenti iniziative, volte a garantire l’integrale copertura finanziaria dei lavori di messa in sicurezza del territorio di Stromboli colpito dai danni derivanti dal maltempo, al fine di iniziare quanto prima i lavori necessari ad evitare ulteriori danni ai beni e rischi per la vita delle persone in occasione delle prossime piogge».
Intanto a Stromboli la cronaca si ripete ogni volta che piove, da due anni a questa parte, dal giorno di quel maledetto incendio che ha “spogliato” la montagna. Neanche il tempo di ripristinare l’agibilità, dopo l’evento meteo dello scorso 19 ottobre e il versante strombolano dell’isola è di nuovo in ginocchio a causa della pioggia, caduta ieri, che, facendo esondare alcuni torrenti (che non avevano manifestato criticità la volta scorsa) ha trasportato sulle stradine fango, pietre e detriti vari, rendendole inagibili.
Nelle abitazioni, più a ridosso dei corsi d’acqua, il materiale ha anche invaso terrazze e pertinenze, così come alcuni terreni. Contattato dal sindaco Riccardo Gullo, il commissario straordinario regionale Duilio Alongi ha disposto il proseguimento dei lavori di sgombero delle strade da parte della ditta Scafidi.
Con ordinanza sindacale, inoltre, per via delle pietre, detriti e fango, depositatisi lungo le arterie stradali e che rendevano difficoltosa la movimentazione, sono state chiuse, per tutta la giornata di ieri, le scuole dell’isola di ogni ordine e grado.
Oggi saranno a Stromboli tecnici del Genio civile per valutare gli interventi necessari e procedere ad un eventuale affidamento dei lavori. Sarà presente anche personale dell’Ufficio di Protezione Civile comunale. Nel frattempo è stato avviato l’intervento di somma urgenza, precedentemente disposto dall’Autorità di Bacino, sul torrente Montagna Russo.
I cittadini strombolani, di fronte a queste continue emergenze, diventate normalità, sono nello stesso tempo arrabbiati, provati e disperati.
Emblematico il commento della strombolana Rosaria Cincotta su alcune foto dell’ennesimo disastro, da lei postate su facebook: «La nostra vita… nel fango». Di «isola, sempre più violentata, dove lo stato d’ansia e d’incertezza pervade la popolazione» parla, invece, Rosa Oliva, presidente della Pro Loco Amo Stromboli.
Oliva si concentra anche sulla messa in sicurezza dei torrenti, da realizzarsi con i fondi stanziati dal Governo a seguito dell’emergenza alluvionale del 12 agosto del 2022. «Per decidere il da farsi – afferma – sono trascorsi mesi su mesi ma una domanda è d’obbligo: le ditte che si sono aggiudicate l’appalto per redigere i progetti esecutivi hanno in mano i Dip (documento di indirizzo alla progettazione) aggiornati alla situazione di oggi o sono fermi a quella del 2022?». Risparmiata dalle precipitazioni, invece, la frazione di Ginostra, dove vanno avanti i lavori di sgombero dal materiale depositatosi dopo il nubifragio del 19 ottobre. Intanto nella piccola Alicudi è stato riaperto al transito, dopo l’effettuazione dei lavori, il sentiero di Bazzina alta, interessato, nei giorni scorsi da una poderosa frana che ne aveva impedito la fruizione. La zona, però, è particolarmente instabile. Per questo, bisogna programmare degli interventi per il consolidamento e la messa in sicurezza del limitrofo costone roccioso.
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