
Il modus operandi era ormai consolidato: nel cuore della notte, arrivavano con un’autovettura intestata ad altre persone e mentre uno fungeva da “palo”, l’altro forzava lo sportello del veicolo preso di mira e si allontanava in pochi minuti con l’auto rubata. Sette i colpi che i carabinieri hanno ricostruito, messi a segno a Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Giardini Naxos e Gaggi, e per i quali adesso sono scattati due arresti.
I militari dell’Arma della Compagnia di Taormina hanno infatti eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura, nei confronti di due uomini, Domenico Giallongo di 43 anni e Orazio Leotta di 30 anni, entrambi di Giarre, accusati del reato di furto aggravato di autovetture. L’operazione è il risultato degli esiti dell’attività investigativa condotta dai carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva, ai comandi del luogotenente Maurizio Zinna, coordinata dalla Procura di Messina, da cui è emersa l’operatività dei due indagati ritenuti autori di sette furti di autovetture commessi da febbraio a marzo di quest’anno. Le indagini, sviluppate attraverso testimonianze e analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di delineare la dinamica dei fatti e raccogliere elementi di colpevolezza a carico dei due catanesi, che per gli inquirenti agivano secondo un sistema preordinato e programmato e con le stesse modalità operative, tali da far emergere un elevato grado di organizzazione e professionalità. In alcuni casi, i carabinieri sono riusciti a ritrovare le autovetture rubate, restituite ai proprietari.
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