Si è conclusa un’altra tappa storica per l’Ateneo messinese nel mondo della nautica. Dal 16 al 22 ottobre, il “Team Meb-Messina Energy Boat” ha partecipato alla “Sardinia Innovative Boat Week”, evento promosso dalla Regione Sardegna, che combina sport, innovazione e sostenibilità. Un’altra iniziativa nata per riunire tecnici e innovatori da tutto il mondo, al fine di far conoscere le nuove tecnologie e i materiali ecocompatibili, impiegati per ridurre l'impatto ambientale delle imbarcazioni, senza comprometterne le prestazioni.
Dopo la “Monaco Energy Boat Challenge”, conclusa a luglio, il team “Meb” ha rappresentato la città in questa nuova avvincente sfida al largo della Sardegna. Grazie al supporto dell’Università, la squadra sta continuando a diffondere quella cultura improntata alla sportività e alla salvaguardia dell’ambiente nella comunità locale. La rettrice Giovanna Spatari si è detta «fermamente convinta delle potenzialità dei progetti scientifici e tecnologici, come nel caso dell’imbarcazione sviluppata dal team “Meb”».
Coordinato dal prof. Vincenzo Crupi, docente al Dipartimento di Ingegneria e responsabile del corso in “Scienze e Tecnologie della Navigazione”, il team ha portato in gara il prototipo “Guglielmino”, dedicato al professor Eugenio Guglielmino, indimenticata figura di riferimento per l’Ateneo, recentemente scomparso. Il prototipo, già distintosi nella precedente competizione nel Principato di Monaco, con un quinto posto su diciotto squadre, ha dato dimostrazione dell’impegno per la sostenibilità e l’innovazione. «Sono orgoglioso del nostro gruppo – ha dichiarato il team leader Giuseppe Brando –. Le competizioni ci hanno messo di fronte a molte sfide, ma grazie all'impegno collettivo, alla passione per l'innovazione e alla costante ricerca di tecnologie sostenibili, siamo riusciti a raggiungere traguardi significativi».
Nel corso delle gare in Sardegna, il team ha dovuto affrontare un’importante sfida tecnica, dove le caratteristiche dello scafo fornito dall’organizzazione erano diverse da quelle del modello utilizzato in precedenti competizioni, come quella di Monaco. Questa variazione ha reso necessario un rapido adattamento per ottimizzare il prototipo e garantire buone prestazioni in gara. E grazie a uno straordinario lavoro di squadra, il team ha prontamente apportato le modifiche necessarie, riuscendo a completare tutte le prove previste al Molo Brin di Olbia.
Le competizioni in mare hanno previsto diverse prove, ognuna con caratteristiche tecniche specifiche: la “Endurance Race”, una gara di resistenza su lunga distanza; la “Slalom Race”, dove le imbarcazioni hanno mostrato abilità di manovra tra le boe; la “Ton’s Race”, focalizzata su precisione e controllo; la “Time Trial”, una corsa contro il tempo; il “Match Race”, sfida testa a testa tra due imbarcazioni; e infine la “Speed Race”, concentrata sulla massima velocità. Alla conclusione delle prove, il team “Elettra UniGe” dell’Università di Genova si è aggiudicato la vittoria finale.
«Partecipare per due anni consecutivi alla “Monaco Energy Boat Challenge” è stata un'esperienza straordinaria. La soddisfazione più grande è arrivata con il terzo posto nella “Slalom race” e con la vittoria contro tre avversari nella “Championship race”. La “Sardinia Innovative Boat Week” è stata più impegnativa a causa di alcuni problemi di assetto, ma rimane un’esperienza indimenticabile grazie alle gare entusiasmanti e alla sportività vissuta assieme alle altre squadre». A dichiararlo il pilota “Meb”, Gabriele Barraco.
Il “Team Messina Energy Boat” è composto da circa trenta studenti che, con passione e dedizione, lavorano al prototipo durante tutto l’anno. A Olbia, quindici membri del team erano presenti per rappresentare il gruppo, tra cui il “faculty advisor” Vincenzo Crupi, la professoressa Gabriella Epasto; gli studenti Giuseppe Brando (“team leader”), Giovanni Briguglio (“team liaison”), Gabriele Barraco (pilota), Daniele Rizzo, Fabio Distefano, Gabriele Cama (Gruppo design), Marco Pavan (Gruppo propulsione), Giuseppe Primerano (Gruppo trasmissione dati), Angelica Sparacino e Francesca Maria Larosa (Gruppo comunicazione), Filippo Rossini (Gruppo propulsione), Vittorio Geraci e Enrico Orfanò (Gruppo timoneria). Cruciale anche l’apporto di “Zancle 757 Yacht Village”, il cantiere di “refit” di yacht situato nella Falce, un luogo strategico nel cuore del Mediterraneo, che ha ricoperto il ruolo di “main sponsor”. Rocco Finocchiaro, “ceo” di “Zancle 757”, ha fornito un supporto prezioso al team, dimostrando grande entusiasmo e interesse per il progetto e per i giovani che lo hanno reso possibile.
«Un sentito ringraziamento va inoltre al direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, prof. Ernesto Cascone, che ha sempre sostenuto il team e ne ha incoraggiato il lavoro –ha aggiunto il team leader Brando –. La fiducia e il supporto del direttore sono stati fondamentali per motivare i ragazzi in ogni fase del progetto». Un progetto importante e ambizioso, che dimostra l’impegno profuso nel promuovere la “cultura del mare” nello Stretto di Messina e non solo.
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